Berlusconi e l'ottimismo
di Gavino Deruda - 01/12/08

Il Presidente del Consiglio Berlusconi ci invita quasi giornalmente ad essere ottimisti e noi che per natura pensiamo positivo vorremmo assecondarlo. Ma lui dovrebbe aiutarci a superare qualche legittimo dubbio che abbiamo e che potrebbe vanificare i nostri sforzi quando questi impattano con la cruda realtà. Per esempio potrebbe dare qualche risposta più precisa circa le ricette che il suo governo intende adottare per affrontare alcuni nodi che impediscono a molti di riconoscersi attorno ad un progetto comune e condiviso. Alcuni di questi nodi derivano dal fatto che:

- tra il 2001 e il 2006 il tasso di crescita in Italia è rimasto fermo al di sotto dello 0,5% contro una media europea del 2% ( OCSE );

- tra il 2001 e il 2006 i salari e gli stipendi sono rimasti al palo mentre i redditi degli autonomi sono cresciuti del 13% ( Banca d'Italia );

- dal 1993 al 2007 le pensioni hanno perso il 34% del loro potere d'acquisto per la mancata rivalutazione prevista dal decreto legislativo 503/1992 ;

- Il potere d'acquisto degli italiani è al 23° posto fra i 30 paesi più industrializzati;

- Il reddito degli italiani rispetto alla media UE è crollato del 13% negli ultimi 6 anni;

- il 14,6% delle famiglie italiane ha difficoltà di arrivare alla fine del mese; il 66,1% non riesce a mettere da parte risparmi; il 6,2% non può permettersi una alimentazione adeguata; il 10,4% non può avere riscaldamento per la casa; il 38,7% non può concedersi una settimana di vacanza all'anno ( rapporto Istat 2007);

- in Italia il 10% possiede il 42% del valore netto della ricchezza del Paese;

- non più di 55.000 persone hanno dichiarato nel 2005 oltre 200.000 euro l'anno, e nel frattempo gli orefici dichiaravano redditi inferiori ai maestri elementari;

- la burocrazia costa 70 miliardi di euro, l'evasione fiscale ammonta a 100 miliardi di euro e il costo della politica supera i 4 miliardi di euro;

- la PA costa 5.564 euro l'anno per ogni cittadino ed è la più cara in Europa dopo la Francia , e senza dare gli stessi servizi;

Detto ciò, sarebbe opportuno chiarire :

- dove si annida l'evasione fiscale sapendo che fra i contribuenti ci sono 20 milioni di lavoratori dipendenti, 17 milioni di pensionati e 4 milioni di lavoratori autonomi, e che le prime due categorie hanno la ritenuta alla fonte;

- come si pensa di combattere seriamente sprechi, spese improduttive, inefficienze, parassitismi, privilegi, clientelismi, ruberie che fanno lievitare la spesa in modo insostenibile.

Come si fa dunque a infondere ottimismo e a placare la rabbia, il disgusto, il disprezzo, il distacco, la sfiducia crescente dei cittadini?

Tollerando forse ingiustizie e disuguaglianze vergognose e intollerabili , che gridano vendetta? Sorvolando su indennità, compensi e liquidazioni indecenti, imbarazzanti e inquietanti di taluni manager e amministratori per lo più responsabili dei disastri attuali, o elusioni ed evasioni fiscali consentite da leggi generose, a tutto danno dello Stato e di tutti noi?

Oppure giustificando e avallando compensi fuori da ogni logica e buon senso a commissari liquidatori di aziende fallite?

Per inciso ricordiamo che Vittorio Valletta ai suoi tempi guadagnava, come presidente e amministratore della Fiat, 30 volte i suoi operai, invece i suoi successori guadagnano 400/500 volte mentre i dipendenti della loro azienda appartengono a quella fascia di lavoratori che stentano ad arrivare a fine mese.

E' vero quello che afferma l'International Herald Tribune secondo cui gli onorevoli italiani sono i più pagati del mondo: da 16 a 21 mila euro al mese contro i 7mila dei francesi e i 5mila degli svedesi; gli euro parlamentari italiani prendono 11mila euro più le spese sostenute contro i 7mila dei tedeschi, i 2.914 degli spagnoli, i 1.183 dei lituani ? C'è qualche ragione che giustifichi tali differenze?

E' vero che i servizi e i prodotti che acquista lo Stato nelle sue varie articolazioni costano da tre a quatto volte il ragionevole e così pure tutte le opere pubbliche? E quale segno intende dare per moralizzare questo stato di cose? A partire dalle spese assurde del Palazzo e dei vari palazzi a livello nazionale, regionale e locale?

Possiamo continuare all'infinito a mettere sul tappeto sprechi e ruberie di ogni genere, senza con questo voler scaricare le responsabilità solo su di lei Ma lei che ci governa e che vuole sacrifici da tutti noi, che vuole infondere ottimismo e desidera che la seguiamo su questa strada, è disponibile a porre mano a questa serie di cose, a porre fine a queste scandalose ingiustizie, mettendo il nostro paese in linea con gli altri paesi partner europei. Non servono né bastano parole, ma fatti veri e verificabili. E poi vedrà che non sarà difficile passare dal pessimismo all'ottimismo, così come vorrebbe lei.

 
 

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