Competitività: l'Italia è al 40° posto su 82 paesi
il rapporto presentato il 24 novembre in occasione di una tavola rotonda - 24/11/08

L'Italia occupa il 40° posto per competitività nel mondo, dopo la Thailandia e la Lettonia ; e si trova all'ultimo in Europa per regime fiscale. Una situazione statica e poco brillante quella dell'economia italiana secondo quanto emerge dal Rapporto di Business International 'La competitività del Sistema Italia', redatto sulla base dei dati dell' Economist Intelligence Unit , e presentato in occasione della XIX tavola rotonda con il governo italiano a Roma.

Al momento, l'Italia si posiziona solo a metà classifica mondiale su 82 paesi considerati. In un'ottica macro-regionale, nel contesto dell'Europa occidentale l'Italia risulta al sedicesimo posto su 18 Stati, davanti solo alla Grecia e alla Turchia.
Le stime sono state elaborate prima della crisi del sistema economico e finanziario mondiale e, si fa osservare, devono essere lette con particolare attenzione.
In generale il giudizio sull'Italia è "poco brillante" e le peggiori previsioni per la nostra economia sono attese nell'ambito macroeconomico e nel mercato del lavoro. Per il primo aspetto, è prevista una perdita di quattro posizioni all'interno della classifica europea e di ben 21 posti in quella mondiale, a causa di un peggioramento della valutazione relativa al saldo corrente e al tasso di cambio. Per il secondo aspetto, il mercato del lavoro, l'Italia perderà due posizioni nella classifica mondiale e una sola in quella europea.
Per uscire da questo stallo, secondo l' amministratore delegato di Business International spa, l'Italia dovrebbe operare un taglio fiscale a breve per "ridurre non solo le tasse sui salari ma anche gli oneri a carico dell'impresa".
Anche sulle infrastrutture, osserva ancora l' Economist , "pesa una previsione poco felice (perdita di una posizione a livello regionale, 27° posto confermato sempre a livello regionale) sebbene alcuni sub-indicatori (quelli legati alle telecomunicazioni e alle infrastrutture portuali) registrino un incremento positivo. Qualche miglioramento è invece previsto nel caso delle politiche per l'impresa e la concorrenza, dove ci si aspetta un recupero di 3 posizioni nella classifica mondiale grazie anche alla spinta degli indici legati ad attività normativa, controllo dello stato e protezione dell'azionariato di minoranza.

 
 

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