Crisi, Confcommercio: consumi per il tempo libero in calo del 8,4% in tre anni
prospettive gravi anche per ricreazione, tempo libero e consumi fuori casa - 20-11-08
La crisi italiana non è come le altre; semplicemente perché c'era prima e non ha quindi nulla – o quasi – a che vedere con la congiuntura dei mercati internazionali. Certo, gli eventi di questi mesi enfatizzano le nostre strutturali debolezze, tutte ma proprio tutte italiane.
Detto in altri termini: quando gli altri ricominceranno a crescere noi continueremo a barcamenarci con le variazioni decimali di Pil e consumi, come accade da 20 anni a questa parte e in particolare dagli anni 2000.
Per ciò che riguarda i consumi, non ci saranno dei crolli (la cosiddetta crisi a V) ma patiremo una crisi più lunga (una crisi a U).
Nell'anno in corso male gli alimentari che poi si ridurranno poco grazie al rientro dell'inflazione. Gli aspetti più problematici riguardano abbigliamento e calzature, alberghi, bar, ristoranti e spese per il tempo libero. Per questi è possibile che il peggio debba ancora venire.
I consumi delle famiglie - var. % in termini reali |
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2008 |
2009 |
2010 |
alimentari e bevande |
-1,2 |
0,0 |
-0,2 |
Vestiario e calzature |
-0,5 |
-0,6 |
-0,8 |
Abitazione e durevoli casa |
-0,5 |
0,0 |
-0,1 |
Trasporti, Comunicazioni e altro |
-0,8 |
-0,6 |
-0,4 |
Ricreazione, tempo libero e consumi fuori casa |
-0,5 |
-1,4 |
-2,0 |
Totale sul territorio economico |
-0,7 |
-0,5 |
-0,6 |
Spesa delle famiglie |
-0,5 |
-0,5 |
-0,4 |