L'Annuario Istat 2008
alcuni interessanti stralci dalla più importante pubblicazione dell'istituto - 12/11/08
 
Ambiente e territorio

Clima

La temperatura media annua del 2007 si è attestata su 14,8° C, con un aumento rispetto ai valori climatici 1961-1990 di circa 1,3° C.

Rifiuti

Nel 2006 la raccolta totale dei rifiuti urbani raggiunge i 32,5 milioni di tonnellate, pari a 551,8 chilogrammi per abitante (540,5 nel 2005). La percentuale di raccolta differenziata si attesta al 25,8% dei rifiuti urbani (24,3% nel 2005), raggiunge il 39,9% nelle regioni del Nord Italia, si attesta al 20% nel Centro mentre scende al 10,2% nelle regioni del Mezzogiorno.

Controlli ambientali e valutazioni delle famiglie

Nel 2007 ammontano a 6.953 i controlli effettuati dal Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente; nel 37% dei casi si è riscontrata una situazione non conforme alla normativa vigente.

Popolazione

Alla fine del 2007 i residenti in Italia sono 59.619.290, circa 488.000 in più rispetto all'anno precedente. Tale incremento si deve al saldo attivo del movimento migratorio (+494.871 unità) che neutralizza l'effetto negativo del saldo naturale (-6.868 unità) sul quale ha influito l'aumento della mortalità nel Mezzogiorno.

Al 1° gennaio 2008 gli stranieri residenti sono 3.432.651 con un incremento di 493.729 unità rispetto all'anno precedente; attualmente gli stranieri iscritti in anagrafe rappresentano il 5,8% della popolazione totale, un valore che conferma il trend crescente degli anni precedenti.

Guardando la cittadinanza della popolazione straniera, i flussi provenienti dall'Unione europea (27,2%) tolgono il primato all'area dell'Europa centro-orientale (24,4%) a seguito dell'ingresso nell'Unione di Polonia e Romania, i paesi a più alta componente migratoria.

Prosegue il processo di invecchiamento della popolazione: ormai un italiano su cinque è ultrassessantacinquenne e anche i “grandi vecchi” (dagli ottanta anni in su) rappresentano il 5,3% della popolazione italiana. Considerando i dati a livello internazionale, che però si fermano al 1° gennaio 2006, il nostro paese, con un indice pari a 139,9%, è quello maggiormente investito dal fenomeno dell'invecchiamento.

Istruzione

Sono 8.938.005 gli studenti iscritti all'anno scolastico 2006/2007, 28.898 in più rispetto a quello precedente, a conferma del trend positivo avviato nel biennio 2000/2001. Il tasso di scolarità si attesta ormai da qualche anno intorno al cento per cento per la scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, mentre è in continuo aumento quello della secondaria di secondo grado, passato dall'89,8% del 2001/2002 al 92,5% del 2006/2007.

L'aumento della scolarizzazione ha prodotto, nel corso degli anni, un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana; la quota di persone con qualifica o diploma di scuola secondaria superiore si attesta al 32,4%, mentre il 10,2% possiede un titolo di studio universitario.

I giovani iscritti per la prima volta all'università nell'anno accademico 2006/2007 sono poco più di 308.000, circa 16.000 in meno rispetto all'anno precedente (-5,0%), confermando una fase di flessione delle immatricolazioni rilevata a partire dal 2004/2005; in controtendenza le immatricolazioni ai corsi triennali dei gruppi chimico-farmaceutico (+5,2%) e ingegneria (+4,7%).

Nel complesso la popolazione universitaria è composta da 1.809.186 studenti, con una mobilità territoriale piuttosto elevata: uno studente su cinque studia in una regione diversa da quella di residenza.

Attività culturali e sociali varie

Oltre 34 milioni e 439.000 persone, hanno visitato, nel 2007, i 400 luoghi di antichità e arte (di cui 197 musei e gallerie e 203 monumenti e aree archeologiche) presenti nel nostro Paese, con una leggera contrazione (-0,1%) rispetto all'anno precedente.

Nel 2006 sono stati pubblicati 61.440 libri (+2,8% nel confronto con l'anno precedente), per una tiratura complessiva di oltre 268 milioni di copie.

Nel 2008 il 65,2% della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa. Il cinema si conferma in cima alle preferenze: una persona su due (di più di sei anni) è andata almeno una volta a vedere un film in sala. Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (28,5%), gli spettacoli sportivi (26,8%), la frequentazione di discoteche e balere (22,7%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,4%), il teatro (20,7%), gli altri concerti di musica (19,9%) e, all'ultimo posto, i concerti di musica classica che interessano appena il 9,9%della popolazione. Il teatro è l'unica attività fuori casa, fra quelle considerate, in cui la partecipazione femminile è maggiore rispetto a quella maschile (22,5% delle donne contro il 18,7% degli uomini). Guardare la televisione è un'abitudine consolidata per il 94,3% della popolazione di 3 anni e più, mentre il 57,7% ascolta la radio tutti i giorni.

Meno diffusa è l'abitudine alla lettura di giornali e libri: legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 56,6% delle persone di 6 anni e più (erano il 58,8% l'anno precedente) mentre il 44,0% dedica parte del proprio tempo libero alla lettura di libri.

Sempre nel 2008, il 44,9% della popolazione di 3 anni e oltre dichiara di utilizzare il personal computer e il 40,2% si collega ad Internet. L'uso del pc coinvolge soprattutto i giovani e tocca il livello massimo nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni (oltre l'80%); con il crescere dell'età diminuisce l'uso e nella fascia 65-74 anni la percentuale scende al 9,1%, raggiungendo l'1,9% per i 75 anni e oltre. A livello territoriale, permane uno squilibrio nell'uso del pc (Nord e Centro rispettivamente 49,5% e 46,9%, Mezzogiorno 37,7%) e di Internet (Nord e Centro rispettivamente 45,0% e 42,9%, Mezzogiorno 32,6%).

Lavoro

Nel 2007 gli occupati aumentano di 234.000 unità, arrivando a 23.222.000 (+1% rispetto all'anno precedente). Dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro emerge inoltre che il numero delle persone in cerca di occupazione è sceso a 1.506.000, 167.000 in meno rispetto al 2006 (-10%); il tasso di disoccupazione si attesta dunque al 6,1% dal 6,8% del 2006. Sia il numero degli occupati sia quello dei disoccupati appaiono al livello migliore dalla fine del 1992, quando è iniziata la nuova serie della rilevazione.

Come nel 2006, anche nel 2007 la componente straniera ha contribuito in maniera rilevante all'aumento della occupazione complessiva: circa i due terzi di tale aumento riguarda i cittadini stranieri (+154.000), di conseguenza la quota di lavoratori stranieri sale dal 5,9% del 2006 al 6,5%.

Famiglie e aspetti sociali vari

Nel 2008 la percentuale di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte della propria situazione economica scende al 43,7% dal 51,2% del 2007 e dal 64,1% del 2001; la quota più alta di soddisfatti si registra al Nord (51,8%), mentre si attesta al 43,1% nel Centro e si riduce al 33,4% nel Mezzogiorno. Le persone per niente o poco soddisfatte sono invece il 53,7% (33,1% nel 2001); la quota più alta di insoddisfatti si trova al Sud (64,2%), meno rilevante quelle del Nord (45,9%) e del Centro (53,5%).

Nello stesso anno l'80,1% della popolazione di 14 anni e più esprime un giudizio positivo sul proprio stato di salute (dato di poco superiore al 2006); il 12,9% è poco soddisfatto, mentre le persone del tutto insoddisfatte sono il 4,4%. Nel Nord il livello di soddisfazione si attesta all'82,8%, nel Mezzogiorno scende al 77,3%.

Nel 2008 la percentuale di famiglie che denunciano difficoltà di accesso ai servizi di pubblica utilità costituisce una realtà rilevante. Le situazioni di maggiore difficoltà di accesso continuano a manifestarsi relativamente al pronto soccorso (55,7%), alle forze dell'ordine (40,6%), agli uffici comunali (35,3%), ai supermercati (31,5%) e agli uffici postali (27,9%). Permangono differenze a livello territoriale; infatti, le famiglie meridionali hanno più problemi nell'accesso ai servizi, ma il divario diventa più contenuto nel caso dei negozi di generi alimentari e dei supermercati.

Nel 2008 la partecipazione, in termini di impegno, dei cittadini alle attività sociali e di volontariato risulta stabile rispetto al 2007. Nel 2008 il 9,0 % delle persone di 14 anni e più partecipa alle attività gratuite di volontariato, l'8,8% a riunioni di associazioni culturali, mentre il 15,8% si limita a versare soldi a un'associazione. Il Nord è più impegnato, infatti le attività di volontariato nell'area coinvolgono l'11,9% dei cittadini di 14 e più anni, tale quota scende all'7,8% nel Centro e al 5,8% nel Sud.

Sempre nel 2007, rimane sostanzialmente stabile la quota di persone di 3 anni e più che dichiara di praticare uno sport con continuità (21,6%) o saltuariamente (9,7%). La percentuale di sedentari, cioè coloro che non si dedicano a uno sport né a un'attività fisica nel tempo libero, è pari a 40,2%, con le donne più numerose degli uomini (44,9% contro 35,3%).

Trasporti e telecomunicazioni

Negli ultimi dieci anni la mobilità di passeggeri e merci è cresciuta in misura maggiore di quantonon sia accaduto in passato, favorita dal progresso tecnologico e da nuovi comportamenti sociali.

Nel 2007 la quota prevalente del trasporto continua ad indirizzarsi verso il traffico su strada: sono oltre 40 milioni gli autoveicoli circolanti nel 2007, e fra questi si contano più di 35 milioni di autovetture.

Non a caso, tra i mezzi di trasporto privato il più utilizzato, nel 2008, è ancora l'automobile, sia per gli occupati, come conducenti, che la usano negli spostamenti per recarsi al lavoro (69,7%) sia per gli studenti, come passeggero (36,3%).

Sempre nel 2008 poco meno di un quarto della popolazione di 14 anni e oltre usa i mezzi pubblici urbani, il 16,8% quelli extra-urbani mentre il 29,4% ha preso almeno una volta il treno.

Le utenze Internet sono circa 11,6 milioni; la maggiore diffusione si registra nell'Italia nordoccidentale (3,5 milioni) e nel Mezzogiorno (3,2 milioni).

 

 

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