Stagione scolastica 2008/09
alcune delle principali novità e i consigli dei pediatri - 11/09/08

E' partita l'8 settembre scorso dalla Lombardia la stagione scolastica 2008/09 e sempre la Lombardia la chiuderà il 16 giugno 2009. Circa 9milioni di studenti, di cui 8 nelle scuole statali. 600mila circa gli stranieri.

Ecco alcune delle novità introdotte dal Governo.

Comportamento studenti

Il comportamento degli studenti, valutato dal consiglio di classe, concorrerà alla valutazione complessiva dello studente e – a differenza di quanto accadeva fino ad ora - potrà determinare, se insufficiente, la non ammissione al successivo anno di corso. Inoltre, ai fini dell'ammissione all'esame di Stato, è prevista la riduzione fino a un massimo di 5 punti del credito scolastico. Il provvedimento riguarderà tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. A margine del Consiglio dei Ministri che ha dato il via alle nuove regole tra le quali le suddette sul comportamento, il Ministro Gelmini ha firmato la Circolare applicativa che, tra l'altro, prevede:

• obbligo per le scuole di modificare i regolamenti interni per consentire l'applicazione del nuovo e più rigoroso regime sanzionatorio verso gli studenti;

• le sanzioni di allontanamento superiore a 15 giorni, fino al termine dell'anno scolastico, con esclusione dallo scrutinio o dall'esame sono da scegliere secondo il principio di proporzionalità tra infrazione commessa e sanzione e possono essere utilizzate ogniqualvolta si verifichino comportamenti riconducibili ad ipotesi di reato quali violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, incendio o allagamento;

• vengono forniti chiarimenti per un funzionamento snello ed efficace dei sistemi di impugnazione dei provvedimenti disciplinari e degli organi di garanzia.

Ritorno ai voti

La valutazione passa dal giudizio all'espressione in voto.

Cittadinanza e Costituzione

Dal prossimo anno scolastico – nel primo e nel secondo ciclo di istruzione – sarà introdotta la disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, che sarà oggetto di specifica valutazione. Sono previste 33 ore annuali di insegnamento.

Caro libri

I libri di testo dovranno durare almeno per un ciclo di cinque anni.
Carta dello studente

“ Io studio”, la carta dello studente riconosce lo status di studente fornendo, di conseguenza, le agevolazioni e le facilitazioni utili per i giovani. Le principali agevolazioni sono:

• accesso gratuito alle aree archeologiche, ai complessi monumentali e ai siti Unesco;

• agevolazioni per i trasporti pubblici, con particolare riferimento alle tratte interessate dal pendolarismo studentesco;

• biglietti ridotti per l'ingresso a cinema e teatro;

• sconti sui libri.

Maestro unico

Viene reintrodotta la figura del maestro unico da subito per i nuovi cicli che iniziano con la prima elementare e a seguire in modo graduale.

Spiegare, non imporre. I consigli del pediatra

Ecco, di seguito, alcuni consigli della SIP, la societa' italiana di pediatria.

Al bando i metodi autoritari, mentre occorre far sviluppare la consapevolezza dell'esperienza scolastica.

E' importante riprendere, prima della scuola, le normali abitudini coinvolgendo in modo graduale il bambino in attività di studio.

L'ansia del rientro e' una realtà ed anche il grembiule può incidere, ma solo se enfatizzato. Mostrare fotografie di quando noi o i nostri cari lo indossavamo può essere invece un'occasione per spiegare la logica di questa regola.

Non esiste un'alimentazione ideale e, soprattutto, e' sbagliato imporsi. E' importante spiegare ai ragazzi la qualita' dei diversi nutrienti e abituarli a cibi sani e genuini. La giornata parte bene con una bella colazione e la merenda ideale e' rappresentata in assoluto dalla frutta.

Importante prima dell'inizio della scuola far controllare il proprio bambino o ragazzo dal medico.

Zaini leggeri e soprattutto tenuti in equilibrio su entrambe le spalle dello scolaro e pc da utilizzare assieme ai ragazzi per sviluppare la concezione di un uso in primo luogo didattico.

Studiare allunga la vita

Studiare allunga la vita e diminuisce il rischio di morire a causa di un tumore. Un laureato di 35 anni infatti vive 7,6 anni in più di un coetaneo con il solo diploma di scuola media, mentre il tasso di mortalità da cancro per gli uomini tra 30 e 64 anni è quasi doppia nella categoria socialmente più svantaggiata: quasi 40%, contro 20% circa tra i diplomati o laureati. Qualche differenza si nota per l'altra metà del cielo: una laureata 35enne ha una prospettiva di sopravvivenza di 6 anni e mezzo in più rispetto a una coetanea con un basso titolo di studio. E le differenze sociali nei tassi di mortalità sono meno marcati, anche se si osservano nei casi di cancro all'utero, allo stomaco e al polmone. I dati sulla longevità arrivano da uno studio realizzato da Carlo Maccheroni, componente del Centro di ricerca sulle dinamiche sociali dell'Università Bocconi e docente di demografia all'Università di Torino, basato su dati Istat.

Ocse: alla spesa italiana per la scuola non corrisponde la qualità

Molti insegnanti ma con stipendi bassi nella secondaria,altissimo tasso d'abbandono dell'Università (primo tra i paesi Ocse) e indici di spesa per studente universitario di molto al di sotto della media Ocse(circa un quarto). Sono alcuni dei macro dati che emergono dal rapporto annuale sull'istruzione dell'Ocse.
DalRapporto emerge appunto come l'Italia spenda molto ma a beneficio di troppi insegnanti che, così, finiscono per percepire stipendi piuttosto bassi.Dunquenon è la spesa il primo problema,6.835 dollari per alunno contro 6.252 dollari di spesa Ocse, nella primaria, ein linea con l'Ocse per la secondaria, mala destinazione della stessa spesa. Situazione ben diversa invece all'università, dove in media i paesi Ocse spendono 11.512 dollari per ogni studente mentre l'Italia ne investe solo 8.026. E se oggi, da un lato, solo il 19% dei 25-34enni italiani possono vantare un diploma di laurea - dato ben distante dal 33% della media Ocse - dall'altro il tasso di laurea dei nuovi studenti è passato dal 17% del 2000 al 39% del 2006. Un risultatoche per l'Ocseva largamente attribuito alla riforma del 2002, quando agli studenti iscritti a corsi di laurea (pre riforma) è stata data la possibilità di concludere gli studi in tre anni. Ben pochi però arrivano a discutere la tesi: solo il 45% degli iscritti - a fronte di una media Ocse del 69%.
Se poi si guarda alla capacità di attrarre studenti stranieri l'Italia occupa un'area relativamente bassa della classifica. Se, infatti, gli Stati Uniti si confermano il paese che più attrae con il 20% delle preferenze - seguiti da Gran Bretagna, 11,3%, Germania, 8,9%, Francia, 8,5% e Australia, 6,3% - l'Italia si deve accontentare dell'1,7%.

 

 

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