L'Italia ratifica il Trattato di Lisbona
31/07/08

Dopo il voto del Senato, avvenuto lo scorso 23 luglio, anche la Camera dei deputati ha approvato oggi il disegno di legge di ratifica del Trattato di Lisbona.

Sia il Senato il 23 luglio scorso (con 286 voti favorevoli su 286 votanti), sia la Camera oggi, 31 luglio (con 551 voti favorevoli e nessun contrario) hanno espresso sul Trattato quasi l'unanimità di consensi.

Via libera, dunque, al disegno di legge n. 759, recante "Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea e alcuni atti connessi, con atto finale, protocolli e dichiarazioni".

Firmato il 13 dicembre 2007 dai ventisette membri dell'Unione europea, il Trattato di Lisbona prevede una sostanziale riforma delle istituzioni comunitarie.

La sua entrata in vigore era prevista il 1° gennaio 2009, in vista delle elezioni europee del maggio 2009, ma la bocciatura subita nel referendum irlandese ha provocato uno 'stop' alla procedura.

Ai 23 Paesi che finora hanno ratificato il Trattato, si aggiunge ora l'Italia.

I Paesi dell'Unione Europea che hanno ratificato il Trattato
Romania, Ungheria, Malta, Francia, Polonia, Slovacchia, Portogallo, Austria, Danimarca, Slovenia, Bulgaria, Lettonia, Lituania, Germania, Lussemburgo, Estonia, Finlandia, Grecia, Gran Bretagna, Cipro, Belgio, Olanda e Spagna.

I tre Paesi dove il Trattato non è stato ancora ratificato
La Repubblica Ceca e la Svezia , mentre in Irlanda, come è noto, il referendum popolare - svoltosi il 12 giugno scorso - ha portato ad un voto negativo. Per quanto riguarda la Repubblica Ceca ha interrotto il processo di ratifica per valutare la compatibilità con la Costituzione nazionale; in Svezia la ratifica è prevista per il prossimo novembre.

Il Consiglio europeo del 19-20 giugno 2008
Il vertice Ue del giugno scorso ha deciso, in proposito, di continuare con il processo di ratifica, prendendosi tuttavia una pausa di riflessione circa le iniziative da assumere per superare la impasse creata dal voto irlandese. Il Trattato prevede modifiche: nella struttura giuridica dell'Ue; nel sistema di voto; nel funzionamento della presidenza del Consiglio europeo e della Commissione; nelle figure istituzionali di rappresentanza; nei poteri e composizione del Parlamento europeo; nel ruolo dei parlamenti nazionali; alla carta dei diritti fondamentali.

 

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