“The Call For Climate”, oggi il mondo si mobilita per l'ambiente
4mila eventi invitano a richiamare l'attenzione dei Governi sulle esigenze della terra - 22 -04 -08

Oggi, 22 aprile, in lungo e largo per il pianeta sarà mobilitazione generale per richiamare l'attenzione dei Governi e della politica in genere su ineludibili e in rinviabili interventi per l'ambiente. E' l'edizione 2008 di un evento voluto e guidato da Earth Day Network, che già nel 1970 aveva posto la questione con una prima grande manifestazione intenazionale. Il tema di quest'anno sarà “The Call For Climate”, ovvero un invito a contattare telefonicamente le istituzioni del proprio Paese per sensibilizzarle sui problemi della terra e sollecitare misure ad hoc. 174 i Paesi coinvolti per 4mila eventi. Per l'Italia è diffuso il centralino della Camera dei deputati, 0667601, mentre il cuore dell'evento sarà a Roma, in piazza del Campidoglio, dove è previsto per le 20 un concerto sul tema "a impatto zero" con impegnati, tra gli altri, Vinicio Capossela, Sud Sound System e Cesaria Evora. Un invito a partire da necessari gesti quotidiani arriva da Lorenzo Jovanotti tramite le pagine di un quotidiano nazionale. L'artista toscano sarà inoltre in tv alle 20.40 su Sky Cinema Mania con un'intervista dedicata ai temi dell'ambiente che sarà introdotta dalle note di "Aria non sei più tu", brano ecologista scritto dallo stesso Jovanotti e interpretato da Adriano Celentano. Sempre in Italia, Wwf e Greenpeace promuovo un messaggio prodotto da Mediaset dal titolo "Concentra l'energia in gesti intelligenti", in onda fino a sabato 26 aprile.

• Di seguito i macro dati dell'emergenza climatica dell'IPCC – ONU.

• Previsione di aumento della temperatura globale tra 1,8 e 4 gradi che, però, potrebbe raggiungere anche i 6,4 gradi entro il presente secolo.

• Ondate migratorie di milioni di persone che soffriranno sete e fame.

• Estinzione del 30% delle specie animali e vegetali.

• Riduzione di circa il 70% dei grandi ghiacciai con un aumento del rischio di mortalità legato al caldo mentre epidemie come la malaria si estenderanno anche a zone non tropicali.

• Necessaria riduzione nei prossimi 20-30 ed a partire dal 2015 delle emissioni di gas serra per contenere l'aumento di temperatura intorno a 2-2,4 gradi.

 

 

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