Lettera ai candidati premier per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008
07-04-2008

Egregio presidente

In vista della prossima competizione elettorale e nel rispetto delle autonome prerogative, riteniamo opportuno indicare con un pro-memoria alcune proposte atte a individuare e attuare politiche idonee a valorizzare le risorse e le potenzialità dei comparti del tempo libero, concepiti in stretta connessione con i problemi derivanti dal tempo riservato al lavoro in un ottica di intima conciliazione per migliorare il livello e la qualità della vita per il bene comune e per il progresso civile della nostra comunità.

A tal fine ricordiamo che la Fitel , dalla sua nascita, che risale al 1993, fino ad oggi, ha maturato una consolidata e diffusa esperienza nel campo del turismo, dello sport, della cultura, dello spettacolo e del tempo libero in senso lato promuovendo e coordinando le attività dei circoli aziendali ( ma anche ricreativi, sportivi, culturali ) operanti da svariati decenni e legittimati da ultimo dall'articolo 11 della legge 300/1970 per garantire il ripristino dell' equilibrio psico-fisico delle persone, per accrescere la formazione culturale, per assicurare rapporti familiari e relazionali più gratificanti.

La nostra esperienza ci ha portato a dare particolare attenzione alla legge 135/2001 con riferimento al fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico, ma anche alla carta dei diritti per il turista e al varo dei sistemi turistici locali senza però sottovalutare la necessità di avere una politica unitaria e coordinata che sia in grado di finalizzare razionalmente le misure adottate e di conciliare le visioni sia economiche che sociali del settore con l'esigenza primaria di tutelare e rispettare il nostro patrimonio culturale, storico, artistico, ambientale e naturale ricco di tradizioni e saperi che non possono andare dispersi ma devono essere trasmessi, come hanno fatto i nostri antenati con noi, alle generazioni future.

Importanza non secondaria attribuiamo anche ai programmi nel campo dello sport amatoriale e dilettantistico o ancora più espressamente nelle pratiche riservate a tutti i cittadini, a prescindere dall' età e dalle categorie sociali di appartenenza.

Ma non possiamo trascurare anche tutte le attività che rendono possibili le diverse espressioni artistiche e culturali che vanno assecondate con azioni concrete come possono essere quelle attivate tramite il FUS adeguatamente finanziato.

Noi siamo anche particolarmente sensibili ai principi che ispirano la Legge n.53 del 2000 soprattutto in relazione alla parte volta a conciliare tempo di lavoro e tempo libero con tutte le attenzioni alle esigenze che toccano le persone, le famiglie, gli adolescenti, i giovani e quelli che più giovani non sono. Così come riserviamo attenzione alla piena attuazione della Legge 383 del 2000 sulle associazioni di promozione sociale.

Per tutte queste motivazioni riteniamo indispensabile valorizzare, assecondare e non ostacolare l'attività dei Cral, organismi con lustri di esperienza, capaci di diffondere la cultura della socialità contro quella dell'egoismo, della partecipazione rispetto a quella dell'individualismo, della solidarietà, della inclusione e della integrazione al posto di quella della divisione, della discriminazione, dell'esclusione.

Queste indicazioni e queste necessità sono oggi più forti e avvertite che nel passato perché più che nel passato il caro vita e l'aumento incontrollato dei prezzi stanno mettendo a dura prova la capacità di resistenza dei percettori di reddito fisso, ossia dei pensionati e dei lavoratori dipendenti.

L'inflazione e l'aumento dei prezzi galoppano ormai senza controllo. Ciò vale per la spesa alimentare e per i beni di prima necessità. Vale per i trasporti, per le tariffe pubbliche, per le bollette relative alla luce, al gas e all'acqua, vale per le tasse locali, regionali e comunali, generando un catastrofico impoverimento delle categorie dei lavoratori dipendenti e un intollerabile travaso di ricchezza verso le categorie dei lavoratori autonomi, della intermediazione, della distribuzione e della speculazione anche per la dissennata gestione che ha caratterizzato l'introduzione dell'euro.

Anche in questa situazione i circoli possono mettere a frutto la lunga esperienza che hanno maturato in decenni di attività, divenendo veri e propri gruppi di acquisto in grado di collegare la fase finale del consumo con la fase iniziale della produzione, eliminando le intermediazioni inutili e parassitarie e le diverse forme di speculazione, tutelando in questo modo il potere di acquisto e dando così un contributo alla politica volta a calmierare i prezzi.

Restiamo ovviamente a disposizione per un eventuale incontro per illustrare più in dettaglio le nostre proposte e cogliamo l'occasione per porgere i più cordiali saluti

Il presidente nazionale
dott. Gavino Deruda
 
 

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