Libertà economica: l'Italia al 64° posto come nel '95
08/02/2008

La graduatoria annuale sulla libertà economica secondo la Heritage Foundation e il Wall Street Journal

Dopo Mongolia e Belize e sempre più giù fino al 64° posto di quest'anno con un punteggio dello 0,2% peggiore rispetto al 2007 e libera al 62,5%. Se si guarda alla sola Europa ci attestiamo al 29° posto.

Il riferimento è alla graduatoria sulla libertà economica nel mondo elaborata dalla Heritage Foundation di Washington e dal Wall Street Journal , in collaborazione con un network di think tank europei fra cui, per l'Italia, l' Istituto Bruno Leoni di Torino .

I più liberi economicamente? Sono ad Hong Kong, seguiti da Singapore e Irlanda, prima in Europa. Usa quinti. quinto posto , il Cile l'ottavo , la Danimarca l'undicesimo e l'Estonia il dodicesimo . L'Italia e' solo al sessantaquattresimo posto ( libera al 62,5% ), con un punteggio dello 0,2% peggiore rispetto al 2007.

Meglio dell'Italia anche Albania (56) e Bulgaria (59) . L'analisi attraverso cui si è giunti a questi risultati parte dal grado di libertà economica, considerata come assenza di ostacoli da parte dello Stato all'agire individuale, attraverso dieci parametri: libertà imprenditoriale; libertà di scambio; libertà fiscale; libertà dallo Stato; libertà monetaria; libertà d'investimento; libertà finanziaria; diritti di proprieta'; libertà dalla corruzione; libertà del lavoro .

Il punteggio dell'Italia è il medesimo dal 1995. Particolarmente incidenti la questione fiscale , con imposte ancora troppo alte (libertà fiscale: 54,3%), la difficoltà nel riformare la spesa pubblica (libertà dallo Stato: 29,4%), l'eccessiva durata e complessità dei procedimenti che porta a valutare negativamente il grado di tutela dei diritti di proprietà (diritti di proprieta': 50 per cento), il perdurante peso della corruzione percepita (libertà dalla corruzione: 49 per cento).

 

 

Indietro Home