BANCA D'ITALIA: indagine campionaria sui bilanci delle famiglie italiane
Roma 28 gennaio 08 (da agenzia ASCA)

Il reddito delle famiglie con capofamiglia lavoratore dipendente ''e' rimasto sostanzialmente stabile'' (+0,3%) dal 2000 al 2006, considerando l'aumento del costo della vita. Lo sottolinea la Banca d'Italia nell'indagine campionaria sui bilanci delle famiglie italiane.
Solo dal 2006 il reddito familiare medio annuo, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi, e' risultato in crescita del 2,6% in termini reali e del 7,8% in termini nominali.
Il reddito delle famiglie con capofamiglia ''dipendente'' e' cresciuto in media del 4,3% in termini reali, mentre quello con capofamiglia ''indipendente'' e' rimasto stabile ai livelli del 2004, anche se il reddito mediano e' cresciuto del 5,5% in termini reali.
La categoria degli ''indipendenti'' risulta eterogenea.
Se in media il reddito delle famiglie con capofamiglia indipendente e' rimasto stabile tra il 2004 e il 2006, all'interno della categoria le famiglie con capofamiglia lavoratore autonomo/artigiano o titolare di una impresa familiare o imprenditore hanno visto il reddito crescere dell'11,2% in termini reali, mentre l'andamento e' stato negativo per le restanti tipologie (liberi professionisti, lavoratori atipici e soci-gestori di societa').

Per le famiglie con capofamiglia in condizione non professionale l'aumento in termini reali e' stato del 3%. Il divario di crescita del reddito tra le famiglie con capofamiglia dipendente e quelle con capofamiglia indipendente e' in parte spiegabile dalle dinamiche del numero di componenti che percepiscono una qualche forma di reddito. Mentre infatti il numero complessivo di percettori all'interno delle prime e' aumentato del 5%, quello delle famiglie con capofamiglia indipendente si e' ridotto dell'1,3%. Il reddito familiare medio mostra una crescita in termini reali maggiore al Sud e Isole (5,6%) rispetto al Centro (3,5%) e al Nord (0,7%). Analogamente, la variazione del reddito pro capite in termini reali e' superiore nel Sud e Isole (6,6%); la variazione del Nord (2,4%) supera pero' quella del Centro (1,9%).
Riguardo alla composizione del reddito familiare, si rileva che, in linea con quanto emerso nelle precedenti rilevazioni, la quota piu' cospicua e' costituita dal reddito da lavoro dipendente (40,7%); le altre componenti di reddito, da trasferimenti, da capitale e da libera professione e impresa, rappresentano rispettivamente il 23,5%, il 20,7% e il 15,1%. La quota attribuibile ai redditi da lavoro, in calo tra il 1987 e il 1998, e' rimasta sostanzialmente stabile nelle rilevazioni successive.

 

 

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