Appello del Presidente UNICEF Antonio Sclavi
giornata per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza -15-11-07

« Il cammino dei diritti umani a volte sembra incespicare, arrestarsi per poi tornare a proseguire. Secondo la Convenzione sui diritti dell'infanzia , quattro sono i principi fondamentali attraverso i quali interpretare tutti i diritti umani riconosciuti ai bambini ed agli adolescenti: il diritto alla vita , alla sopravvivenza e allo sviluppo (fisico, mentale, spirituale, psicologico e sociale), il principio del superiore interesse del bambino e dell'adolescente , il principio dell'ascolto e il principio di non discriminazione . Come UNICEF Italia ci assumiamo l'impegno di utilizzare questi principi come elementi fondanti della nostra attività, per questo apriremo nuovi terreni d'intervento e ricercheremo nuove alleanze.

Per chi come noi si occupa di diritti umani è fondamentale ribadire con forza che " sicurezza " ha un significato ampio, non significa soltanto " pubblica sicurezza ", ossia l'attività della pubblica amministrazione diretta alla tutela dell'ordine pubblico, ma anche sicurezza sociale: misure che garantiscano diritti quali l'istruzione, la salute, l'accesso ai servizi sociali.

Attraverso le politiche sui diritti umani ogni Stato può scegliere di dare priorità alla distribuzione delle risorse a favore delle aree più disagiate, dei gruppi più svantaggiati in Italia come nel resto del mondo.

Per questo oggi proponiamo non di "celebrare" ma di assumere nuovi impegni.
Vorremmo che questa data non fosse una vuota celebrazione a diciotto anni dall'approvazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia , ma un'occasione per rinnovare l'impegno per la creazione di una cultura che sappia dare risposte ai problemi dell'attualità basandosi sui diritti. Solo così potremmo passare dalla loro enunciazione alla loro attuazione.

La Convenzione va considerata come uno " strumento di lavoro ", in essa possiamo trovare risposte ai tanti interrogativi della nostra epoca. Utilizzandola possiamo trovare risposte fondate sui diritti umani alle questioni vecchie e nuove dei bambini e adolescenti migranti, lavoratori, sfruttati, analfabeti, a quelli privi di cure sanitarie, a quelli privati di un nome all'anagrafe e della possibilità di sopravvivere a causa di conflitti.

Anche nel nostro Paese, a partire dalla ratifica della Convenzione nel 1991 , molte sono state le iniziative di sensibilizzazione compiute per diffonderla. Il legislatore nazionale, così come quello regionale, si è più volte ispirato ad essa: politiche e procedure sono state cambiate.
Ma molto manca ancora da fare soprattutto sul terreno del necessario e indispensabile cambiamento culturale, dell'assunzione di precise responsabilità da parte di genitori, insegnanti, avvocati, magistrati, sindaci, giornalisti, politici, e operatori dei servizi sociali.
È necessario coinvolgere le famiglie e le comunità stesse nelle quali vivono i minorenni. Una cultura dei diritti dei bambini e degli adolescenti merita un impegno comune e condiviso. Un impegno costante a fondare sui principi contenuti nella Convenzione qualunque atto compiuto per i bambini e gli adolescenti, a diverso titolo presenti sul nostro territorio.
È necessario riconoscere ed attribuire ai ragazzi un ruolo da protagonisti nel procedimento di sensibilizzazione delle coscienze e di mutamento del costume; fondamentale per l'avverarsi di questa condizione è la loro istruzione ed educazione, perché possano conoscere gli strumenti a loro disposizione e divenire pienamente consapevoli non solo dei loro doveri, ma anche dei diritti e quindi poterli esercitare e rivendicare, nel caso venissero violati.

È diventato oramai uno slogan quanto i bambini e gli adolescenti hanno affermato nel loro messaggio all' Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2002 : " Dite che siamo il futuro, ma noi siamo il presente ."

Solo un presente diverso può porre le basi per un futuro migliore e proprio i bambini e gli adolescenti possono aiutarci a costruirlo: diamo loro ascolto e compiremo le scelte migliori, per loro e per noi tutti.»

 
 

Indietro Home