Rapporto sul divario fra uomini e donne
12-11-07

L'Italia risulta 84.ma nella classifica del World economic Forum (Wef) sul divario tra uomini e donne. È preceduta - stando ai dati resi noti a Ginevra- da tutti i Paesi del G8 tranne il Giappone e da Paesi come Sri Lanka (15.ma), Lesotho (26) e Tagikistan (79).
Anche quest'anno, la palma del “Gender Gap Index” che misura la riduzione delle differenze uomo-donna, spetta ai Paesi nordici: la Svezia è prima, seguita da Norvegia e Finlandia . La Germania è settima, il Regno Unito 11.mo, gli Usa sono scesi al 31.mo posto (meno sei) e la Francia è 51.ma. Il Giappone è 91.mo. Ultimo lo Yemen (128).
«Grecia (72), Malta (76), Cipro(82) e Italia (84 su 128) continuano ad occupare i posti più bassi tra i Paesi dell'Ue. Eppure tutti e quattro hanno registrato progressi nei punteggi e nelle posizioni, osserva il Wef. «Tutti e 4 i Paesi hanno migliorato il rapporto uomo-donna nella partecipazione al mondo del lavoro», ma continuano a «restare indietro nella classifica generale a causa di punteggi relativamente bassi in materia di stipendi, delle basse percentuali di donne tra la manodopera qualificata e tecnica, tra alti funzionari e dirigenti ed anche per il basso numero di donne parlamentari e ministri». L'Italia, salita di una posizione, ottiene il voto globale di 0,650 (il massimo è “uno”) contro lo 0,815 della Svezia, prima della classe. I peggiori voti dell'Italia sono in “materie” quali il numero di donne ministro, ma anche la parità di stipendio. Buono invece il livello di istruzione.

Ginevra 09 novembre 2007 

 

 

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