GAMBERO ROSSO: guida 2008
Fulvio Pierangelini supera Gianfranco Vissani 09-10-2007

Dopo anni di punteggi a pari merito, Fulvio Pierangelini, sofisticato, minimalista interprete di piatti rigorosi al timone del Gambero Rosso di San Vincenzo nella Maremma livornese, si lascia dietro Gianfranco Vissani, icona gastrotelevisiva, oltre che provocatore geniale e barocco dei fornelli. Questo, in sintesi il verdetto più pepato della Guida 2008 del Gambero Rosso dei Ristoranti d'Italia presentata ieri a Roma, una fotografia dell'eccellenza golosa che traccia un ritratto di grande interesse sullo stato di salute della cucina in Italia. Partendo dai leader, quelli che possono vantare il simbolo delle “tre forchette”, balza infatti subito agli occhi il numero record di locali premiati sui quasi duemila recensiti: 25, tra cui molti giovani, a conferma di una crescita generale della cucina d'autore nel nostro paese. Non a caso, insieme ai grandi padri nobili (ancora vitalissimi, peraltro) Gualtiero Marchesi ed Alfonso Iaccarino, o ai grandi classici come Nadia Santini o i Pinchiorri a Firenze, fanno parte del plotone dei top anche molti giovani. Qualche nome? Massimo Bottura della Francescana a Modena, Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa in Sicilia, Carlo Cracco a Milano, Fabrizia Meroi del Laite a Sappada nel bellunese.
Colpisce, comunque, la distanza da fotofinish che separa tra loro i “tre forchette”: 96/100 Pierangelini, 95 Vissani, 94 Massimiliano Alajmo, geniale, giovane innovatore delle Calandre a Rubano (Padova), 93 per Pinchiorri, Il Pescatore di Nadia e Antonio Santini di Canneto sull'Oglio e lo straordinario Heinz Beck della Pergola dell'Hilton di Roma, mentre nel duello tra i due leader di Senigallia Moreno Cedroni regola 91 a 90 il rivale Mauro Uliassi. Nota dolente della Guida, la riduzione dei locali premiati per il buon rapporto prezzo-qualità, a conferma di una politica dei prezzi tendente generalmente al rialzo. Nota positiva invece per la grande crescita di qualità dell'offerta dei sempre più numerosi wine bar italiani. “Tre bottiglie” il simbolo dell'eccellenza di categoria, lo guadagna fra gli altri Roscioli, locale di tendenza dietro Campo de'Fiori, a conferma di una Capitale che sa mettere insieme le “tre forchette” del grande Beck con le seduzioni di una cucina giovane e di emozioni.
( da “ Il messaggero” del 9 ottobre 2007)
 

 

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