Mostra del Millennio "Dammi un...zero, sette!!!"
percorso interattivo sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Dal 20 giugno a Roma - 13-06-2007

“Dammi un…zero, sette!!! Mostra del Millennio è un percorso interattivo dedicato agli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite e alla lotta alla povertà a cura della Campagna del Millennio dell'Onu “No excuse 2015” . La mostra ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini, la società civile, gli enti locali e le istituzioni sugli Obiettivi del Millennio che, nel settembre del 2000, 189 capi di Stato e di Governo promisero di raggiungere entro il 2015, impegnandosi ad aumentare lo sforzo per eliminare la povertà, incrementare l'accesso ai servizi sociali di base, promuovere la pace, i diritti umani e la sostenibilità ambientale. La mostra realizzata grazie al contributo della Provincia di Firenze, programma Art UNDP, Provincia di Milano, NABA nuova accademia di belle arti, Comitato Expo 2015, ed è sostenuta da diverse associazioni della società civile e da persone del mondo della cultura, della musica, dello spettacolo, dell'informazione, dello sport e dell'arte che sostengono la Campagna del Millennio dell'Onu. L'esposizione è composta dalle creazioni di Staino, dalle opere realizzate dagli studenti della scuola d'arte Naba di Milano e focalizzate sul tema dell'aiuto pubblico allo sviluppo. Accanto al percorso dedicato ai più grandi, inoltre, è prevista una installazione parallela per i bambini dai sei ai dodici anni realizzata grazie al contributo del noto disegnatore delle “formichine” Fabio Vettori. Il progetto ha coinvolto le persone del mondo della cultura, della musica, dello spettacolo, dell'informazione, dello sport e dell'arte che sostengono la Campagna del Millennio dell'Onu.

La mostra farà tappa dal 20 al 25 giugno a Roma, in Piazza Montecitorio (TBC), in contemporanea all'importante conferenza per il Mid Term degli Obiettivi del Millennio organizzata dal Sindaco di Roma Walter Veltroni con la partecipazione straordinaria di sindaci dei paesi del Nord e del Sud del mondo.

La Campagna delle Nazioni Unite per gli Obiettivi del Millennio

Il punto di partenza: la dichiarazione del Millennio

Nel 2000, adottando la Dichiarazione del Millennio, 189 leader mondiali si sono impegnati ad eliminare la povertà estrema. Lo hanno fatto impegnando i propri governi a raggiungere 8 Obiettivi concreti entro il 2015: dimezzare la povertà estrema e la fame; raggiungere l'istruzione primaria universale, promuovere l'uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l'HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo.

Responsabilità per i paesi ricchi e per i paesi poveri

Si tratta di un patto tra paesi poveri e paesi ricchi. I paesi poveri si sono impegnati:

• a promuovere riforme a livello nazionale

• ad incanalare gli aiuti per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

• a migliorare la governance ed eliminare la corruzione

I paesi ricchi si sono impegnati a

• incrementare l'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) - sino a portare allo 0,7 la percentuale del prodotto interno lordo (PIL) destinata all'APS

• migliorare la qualità degli aiuti, per esempio mettendo al centro l'Africa Sub-Sahariana

• investire in servizi sociali di base

• eliminare distorsioni quali l'aiuto legato che favorisce le imprese del paese donatore anziché aiutare a far crescere le strutture locali

• promuovere la cancellazione del debito

• adottare regole di scambi commerciali internazionali eque, fondate su principi di giustizia, affinché il Round di Doha mantenga le promesse di sviluppo a beneficio dei paesi poveri

A che punto siamo

A 6 anni dalla firma della Dichiarazione, non tutti gli obiettivi intermedi sono stati raggiunti. Ogni anno 10,7 milioni di bambini muoiono prima di compiere 5 anni ed oltre un miliardo di persone vive in assoluta miseria con meno di un dollaro al giorno. Al contempo, i negoziati di Doha sul commercio internazionale sono bloccati e per molti paesi ricchi l'incremento dell'aiuto pubblico allo sviluppo è ancora lontano dalla promessa di raggiungere lo 0,7% del PIL.
Invertire al tendenza

Per invertire la tendenza, e raggiungere gli Obiettivi del Millennio, serve una rinnovata volontà politica, nello spirito di partenariato che caratterizza la Dichiarazione del Millennio dove sia i paesi ricchi che i paesi poveri assumono responsabilità precise.

Per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questo patto tra Sud e Nord del mondo e ricordare ai governi gli impegni assunti, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha lanciato, nel 2002, la Campagna del Millennio “No excuse 2015” .

GLI OTTO OBIETTIVI DEL MILLENNIO

1. ELIMINARE LA POVERTÀ ESTREMA E LA FAME - Il traguardo: dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno e di persone che soffrono la fame.

2. RAGGIUNGERE L'ISTRUZIONE PRIMARIA UNIVERSALE - Il traguardo: assicurare, entro il 2015, che in ogni luogo i bambini e le bambine siano in grado di portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria.

3. PROMUOVERE L'UGUAGLIANZA DI GENERE E L'EMPOWERMENT DELLE DONNE - Il traguardo: eliminare la disuguaglianza di genere nell'istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015.

4. DIMINUIRE LA MORTALITÀ INFANTILE -Il traguardo: ridurre di due terzi, entro il 2015, il tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d'età.

5. MIGLIORARE LA SALUTE MATERNA - Il traguardo: ridurre di tre quarti, entro il 2015, il tasso di mortalità materna.

6. COMBATTERE L'HIV/AIDS, LA MALARIA E LE ALTRE MALATTIE - Il traguardo: arrestare, entro il 2015, e invertire la tendenza alla diffusione dell'HIV/AIDS, della malaria e di altre malattie, quali la tubercolosi.

7. ASSICURARE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE - Il traguardo: integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi dei paesi, arrestare la perdita delle risorse ambientali, dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all'acqua potabile.

8. SVILUPPARE UN PARTENARIATO GLOBALE PER LO SVILUPPO - I 189 stati membri delle Nazioni Unite che nel 2000 hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio si sono impegnati a costruire un partenariato per lo sviluppo, attraverso politiche e azioni concrete volte ad eliminare la povertà: la cooperazione allo sviluppo, un commercio internazionale che risponda ai bisogni dei paesi poveri, la riduzione e la cancellazione del debito dei paesi più poveri, il trasferimento di tecnologie.

 

 

Indietro Home