Governo, via al dopo "Caserta"
la delega sulle autonomie, la riforma della finanziaria, le liberalizzazioni - 21-01-07

Il Consiglio dei Ministri del 19 gennaio scorso ha dato ufficialmente il via all'attuazione delle decisioni del recente vertice di Caserta.

Per ordine:

Approvato il DDL delega sul codice delle autonomie locali

Ridisegna l'architettura pubblica in senso federale ed è essenzialmente attento alla spesa ad ogni suo livello. Seguirà il DDL sul federalismo fiscale legato alle entrate. Sono previste due deleghe al Governo: all'art 1, finalizzata al riordino delle competenze amministrative ai vari livelli con l'attribuzione delle funzioni fondamentali e di eventuali altre nel caso in cui i livelli amministrativi raggiungeranno avanzi di bilancio, funzionalità e dimensioni ottimali; all'art. 4, per il completamento della riforma federale di Bassanini, nella direzione del trasferimento di competenze a livello periferico ma anche dell'esercizio associato di talune funzioni per i livelli amministrativi di ridotte dimensioni demografiche. Il DDL prevede anche la revisione delle circoscrizioni provinciali in modo da ampliare le aree oggetto di determinate competenze e funzioni.

Nell'architettura dello Stato è proposto l'ingresso delle Città metropolitane. Saranno 9: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia. Gli stessi comuni potranno decidere se istituirle o meno. Previsto un referendum. Poteri speciali verranno riconosciuti a Roma capitale della Repubblica. Questi riguarderanno l'edilizia, i trasporti, la mobilità, i servizi sociali.

Il DDL prevede inoltre:

• la cabina di regia per il federalismo fiscale;

• limiti alle spa degli enti locali;

• diritto di voto ai cittadini non comunitari nei comuni e nelle città metropolitane;

• massima semplificazione amministrativa ad ogni livello;

• la cancellazione delle giunte ed altre semplificazioni di gestione nei comuni con meno di 5mila abitanti.

Tempi lunghi per l'attuazione. Dopo l'ok del Consiglio dei Ministri, servirà quello del Parlamento, i decreti legislativi attuativi, le leggi regionali di recepimento e i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie.

La riforma della finanziaria

Non è stata approvata, ma è partita la discussione e uno dei prossimi CdM potrebbe vararla. La finanziaria 2007 prevede, al comma 474, una commissione per la riforma, dei bilanci. La misura anticipa, dunque, quanto già in discussione nella maggioranza di governo per giungere ad una manovra finanziaria più “leggera”, articolata per funzioni, sempre emendabile, ma vietata agli interventi di natura locale o microsettoriale.

Le liberalizzazioni

Il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare, già questa settimana, la seconda parte del pacchetto sulle liberalizzazioni.

Dovrebbe trattarsi, oltre a quanto già in discussione e oggetto di emendamenti in Parlamento, di un decreto legge e di un disegno di legge. I campi interessati dalle nuove liberalizzazioni dovrebbero essere:

• la distribuzione di carburante;

• la vendita di giornali e riviste;

• le licenze per i parrucchieri;

• il taglio del costo di ricarica dei cellulari.

 
 

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