Mobilità: meglio a piedi

ACI – Censis: le proprie gambe secondo mezzo di locomozione dopo l'auto - 18/01/07

Dal XV Rapporto ACI – Censis sulla mobilità degli italiani un dato inequivocabile: il traffico è giunto a saturazione e gli italiani rispondono con il “fai da te”, ovvero muovendosi a piedi. La media tra le diverse fasce d'età, infatti, dice che gli spostamenti a piedi degli Italiani corrispondono al 25,3%. La percentuale è ben lontana da quella riguardante l'uso dell'auto, l'86,5%, ma è un evidente segno dei tempi con la sua collocazione davanti ai mezzi pubblici urbani, 18,9%, o extraurbani, 12%, alle moto, 17,7%, ed alle biciclette, 17,8%. E' questa la principale novità che emerge dal Rapporto. Inalterate o quasi le altre realtà: invecchia la popolazione alla guida (nel 2051 gli over 65 saranno la maggioranza al volante: 17.178.541, il 38,5% dei guidatori con un aumento del 58,3%). La stessa proiezione, invece, vede in decremento la fascia tra i 45 e i 65 anni, -14,2%, e in netto calo gli automobilisti tra i 30 e i 44 anni, -38,6%.

Gli spostamenti in Italia sono dovuti per il 65,1% al lavoro, seguito dalla spesa, che riguarda gli anziani per il 35,5% e gli under 30 per il 12,7%.

Al crescente ricorso alle proprie gambe non sembra coincidere più di tanto il rapporto tra il traffico e l'agenda giornaliera degli italiani: il 70,4% non modifica mai i propri impegni a causa del traffico, il 21,3% cambia da 1 a 3 volte al giorno e l'8,3% da 4 a 7 volte.

Gli italiani si mostrano, inoltre, poco sensibili all'opportunità delle giornate senza auto: il 41% contro il 34,8%. Più disponibili gli ultra 65enni, il 43,1%, mentre tra coloro che non rinunciano all'auto la maggioranza è tra i 30 e i 44 anni, il 43,9%. Poca sensibilità tra gli automobilisti anche sui rimedi a favore dell'ambiente: il 59,7% sono ''poco'' o ''per nulla'' d'accordo sulla tassazione di ciò che nuoce all'ambiente.

Infine il capitolo delle infrazioni alla guida: il calo delle multe, dal quasi 23% al 16,8% in due anni denota il crescente uso delle cinture di sicurezza. Calano anche le infrazioni per divieto di sosta, dal 41,2 al 23,6%. In aumento, invece, in considerazione delle multe registrate, alcuni atti “spericolati”: le inversioni a U sono passate dal 2,9 al 7,6% e il sorpasso a destra dal 2,7 al 4,7%.

 
 

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