Lavoro, mezzo milione in più in un anno. Importante contributo degli immigrati. Ma al Sud la disoccupazione è sempre il doppio della media nazionale.

Le ultime rilevazioni ISTAT sul confronto tra il secondo trimestre 2005 e 2006

Nel secondo trimestre 2006 il numero di occupati è risultato pari a 23.187.000 unità, il 2,4 per cento in più (+536.000 unità) rispetto a un anno prima. Contributi rilevanti alla crescita dell'occupazione derivano dalla componente straniera (+162 mila unità) e dalle persone di 50 anni e oltre (+242.000). Un ulteriore significativo apporto all'aumento del numero di occupati è fornito, tra la popolazione italiana con meno di 50 anni, dai lavoratori a tempo determinato (+120 mila unità). In termini destagionalizzati l'occupazione nell'insieme del territorio nazionale è salita dello 0,6 per cento in confronto al primo trimestre 2006. Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni si è portato dal 57,7 del secondo trimestre 2005 all'attuale 58,9 per cento. Le persone in cerca di occupazione sono 1.621.000, l'11,8 per cento in meno (pari a -216.000 unità) in confronto a un anno prima. Il tasso di disoccupazione si è posizionato al 6,5 per cento, un punto in meno rispetto al secondo trimestre 2005. Al netto dei fattori stagionali il tasso di disoccupazione è passato dal 7,3 del primo trimestre 2006 al 7,0 del secondo trimestre 2006.

Questa la fotografia resa nota oggi, 20 settembre 2006, dall'ISTAT in relazione al lavoro in Italia nel II trimestre 2006.

L'incremento tendenziale dell'occupazione ha riguardato sia la componente maschile (+2,0 per cento, pari a +275.000 unità) sia quella femminile (+2,9 per cento, pari a +261.000 unità). L'incremento ha interessato tutte le aree territoriali. Nel Nord l'occupazione è aumentata del 2,1 per cento, pari a +241.000 unità. Il contributo della componente straniera, cresciuta di +104.000 unità, è stato ancora una volta rilevante. Nel Centro l'occupazione è salita del 3,3 per cento, pari a +151.000 unità. Poco più di un terzo dell'incremento riguarda cittadini immigrati. Nel Mezzogiorno l'aumento del numero di occupati, dovuto quasi esclusivamente alla componente italiana, è stato del 2,2 per cento, pari a +144.000 unità.

Il numero delle persone in cerca di occupazione si è ridotto del 13,3 per cento (-119.000 unità) per la componente maschile e del 10,3 per cento (-97.000 unità) per quella femminile. Il calo è stato più contenuto nel Centro, dove la riduzione della componente maschile è stata parzialmente compensata dall'incremento di quella femminile. La riduzione è stata più sensibile nel Nord e nel Mezzogiorno, dove ha interessato entrambe le componenti di genere.

Il tasso di disoccupazione è diminuito su base annua di cinque decimi di punto nel Nord, posizionandosi al 3,4 per cento. Nel Centro l'indicatore si è portato al 5,9 per cento dal 6,3 per cento di un anno prima. Nel Mezzogiorno il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro si è attestato al 12,0 per cento, 2,0 punti percentuali in meno

rispetto al secondo trimestre 2005. Il calo ha riguardato sia gli uomini sia, in maggior misura, le donne. Per gli stranieri il tasso si attesta all'8,8 per cento (5,7 per cento per gli uomini e 13,1 per cento per le donne). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è sceso nel secondo trimestre 2006 al 20,6 per cento dal 22,9 per cento di un anno prima. Il tasso di disoccupazione di lunga durata si è attestato al 3,4 per cento, con una diminuzione tendenziale di quattro decimi di punto.

 

 

Indietro Home