Concordiamo pienamente col Presidente Ciampi
di Gavino Deruda - Presidente FITeL - 30/10/05

Noi siamo grati, lo diciamo chiaramente, al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Siamo grati per l'impegno quotidiano che profonde per accreditare l'immagine del nostro paese all'estero e per infondere in tutti noi un po' di ottimismo rispetto al presente e al futuro che ci aspetta.
Lo fa in ogni circostanza, in Italia e soprattutto all'estero dove gode di grande ammirazione e rispetto, di quel rispetto che solo i grandi uomini, i galantuomini possono riscuotere.
Ci piace, a riguardo, ricordare anche la sua costante iniziativa per promuovere il turismo italiano, un settore trainante della nostra economia e che purtroppo sta soffrendo anch'esso dei contraccolpi della lunga crisi che il sistema paese sta attraversando da ormai lungo tempo senza riuscire ad intravedere sbocchi positivi.
Ci piace, a proposito, ricordare quanto ha detto il 25 ottobre scorso nel suo intervento alla cerimonia per la nomina di 25 cavalieri del lavoro:
"bisogna avere fiducia per uscire dalla stagnazione; ..... vedo segnali di ripresa; ..... le imprese riconquistino i consumatori; ..... bisogna abbassare i prezzi; ..... per il turismo, settore vitale, occorre una pronta reazione, un approfondimento severo, quasi spietato delle ragioni della crisi nella consapevolezza che servono prezzi più contenuti, ma soprattutto una forte, sistematica azione per rilanciare l'immagine dell'Italia".
Noi concordiamo su tutto convinti come siamo che per ricuperare le posizioni perse rispetto ai paesi concorrenti occorra una efficace politica nazionale che veda il coinvolgimento di tutte le componenti, di tutte le forze sane in direzione di obiettivi condivisi e concertati.
Ma, purtroppo, non tutti la pensano in questo modo a partire dai massimi responsabili del settore, i quali sembrano perpetuare logiche discrezionali o discriminatorie che nulla di buono sono destinate a produrre.
Che altro si può dire della recente istituzione del Comitato nazionale per il turismo, nato l'8 settembre scorso con Decreto del presidente del consiglio su proposta del Ministro delle attività produttive, on. Claudio Scaiola, e appena insediatosi?
Ebbene esso prevede la presenza di vari ministeri, del coordinatore delle regioni, del presidente dell'ANCI e dell'UPI , di un rappresentante delle camere di commercio, industria e artigianato e di 3 esponenti delle associazioni di categoria che rappresentano l'offerta ma non prevede la benché minima presenza delle associazioni che rappresentano la domanda organizzata come se il turismo si potesse rilanciare senza tener conto della vera componente che dovrà dire la sua sul perché la gente diserta il mare, la montagna, le aree interne, le città d'arte e via discorrendo.
E' una dimenticanza? E allora si ammetta l'errore rimediando subito. E' una scelta? E allora si smetta di versare le solite lacrime di coccodrillo o peggio di rivendicare aiuti pubblici.
Se si vogliono attivare compiti di indirizzo, di orientamento e di coordinamento non si può prescindere da una vera politica di concertazione dove tutte le opinioni debbono avere diritto di cittadinanza.Solo così ciascuno potrà e dovrà assumersi le proprie responsabilità contribuendo a colmare le carenze che ci sono nelle strutture dell'accoglienza e nel sistema dei trasporti e dei servizi in genere ma anche nei rapporti diretti con i turisti che vogliono pulizia, educazione e rispetto, cordialità, serietà e onestà che non devono diventare optional nella presunzione miope che basti la tradizione a consentire posizioni di rendita inattaccabili.

 
 

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