Manifesto contro il razzismo in Italia
05/03/2010

Quando nel 1989 a Villa Literno fu ucciso un giovane sudafricano, Jerry Masslo, più di un milione di persone manifestò contro questo crimine razzista rispondendo all'appello di partiti politici, sindacati e associazioni.
Vent'anni dopo, quando a Rosarno si è verificato una vera e propria cacciata contro gli africani, soltanto alcune centinaia di persone si sono riunite per manifestare il loro sdegno. Gli uomini politici, nel migliore dei casi, sono rimasti muti.
La società civile alla quale sentiamo di appartenere è stata la sconcertata testimone della progressione del razzismo in Italia. Per paura, per vergogna o per disorientamento siamo stati a lungo in silenzio. Ma ci assumiamo adesso tutte le nostre responsabilità per spiegare la gravità della situazione e condividere l'entusiasmo che ci anima nel tentativo di ridare all'Italia un volto fraterno.
Uomini pubblici o semplici cittadini, vogliamo dire in modo chiaro a tutti coloro che sono vittime del razzismo a causa del colore della loro pelle, della loro religione o delle loro origini, che non sono soli. A Jerry Masslo assassinato, ai rom schedati, agli africani di Rosarno perseguitati e a tutte le vittime anonime del razzismo diciamo: siete tutti nostri amici! Per loro, vogliamo semplicemente ma decisamente dire a tutti coloro che hanno intenzioni di aggressione razzista: non toccare il mio amico!
Gli italiani sono "gente normale", a volte razzista, ed è ora che l'Italia guardi in faccia i suoi problemi di razzismo. Il razzismo non è una fatalità collegata meccanicamente alla crisi economica. Il razzismo non è nemmeno un problema riducibile alla questione dell'immigrazione, perché chiudere le frontiere non ha mai portato di per sé alla scomparsa dell'odio per l'Altro. La realtà deve essere considerata per quella che è: vivono ormai in Italia neri, arabi, rom, asiatici, latinoamericani, animisti o musulmani che malgrado siano spesso trattati da stranieri per via di leggi inique, sono italiani di fatto e di cuore.
In sintesi, il problema del razzismo in Italia va al di là del problema dell'immigrazione. E' quindi in termini più ampi che deve ormai essere affrontato.
E su questo piano, al di là dei fatti di sangue, il quadro è cupo. Bisogna essere sordi per non sentire gli insulti razzisti urlati negli stadi contro gli atleti neri. Bisogna essere ciechi per non vedere le discriminazioni di cui sono vittime nella quotidianità gli stranieri e gli italiani di "origine straniera". Nel mondo del lavoro, per affittare una casa o negli uffici amministrativi, devono troppo spesso subire diffidenza e umiliazione.

Questa situazione di ingiustizia è il frutto dell'assenza dello stato, del disfacimento della società civile, e dell'alleanza di fatto tra la Lega al Nord e le mafie al Sud che ha come scopo di strumentalizzare il razzismo per ragioni politiche per gli uni e economiche per gli altri. Ma il ricordo del fascismo e della Shoah ci insegna fin troppo chiaramente a cosa possono portare meccanismi di questo genere: non possiamo quindi restare a guardare senza opporci con tutte le nostre forze.

E' per questo che:

  • Non lasceremo assimilare il problema del razzismo alla questione dell'immigrazione, perché è un modo di giustificare tutte le violenze commesse impunemente contro gli stranieri e gli immigrati.
  • Denunciamo con decisione le leggi relative all'immigrazione, uniche in Europa per il loro carattere xenofobo, che fanno di persone integrate nella società italiana dei veri paria.
  • Richiamiamo tutti i cittadini, le associazioni, i sindacati e gli uomini politici alla vigilanza contro i discorsi razzisti.
  • Facciamo appello a tutti i partiti rispettosi dei Diritti dell'Uomo perché respingano per principio ogni alleanza con la Lega Nord e con qualsiasi altra formazione razzista e xenofoba.
  • Facciamo appello alla società civile e allo Stato perché lottino contro il razzismo e l'antisemitismo mobilitando l'educazione, il diritto e la cultura.

Il cammino verso una società liberata dal razzismo può sembrare lungo e difficile. Ma è impegnandoci oggi nella battaglia antirazzista che possiamo sperare per domani una società il cui motore sia la costante ricerca della convivenza.

Hanno firmato la petizione:
Angela Scalzo - Segretario Generale di SOS Razzismo Italia
Alfredo Ancora - Docente di Psichiatria transculturale Università di Pisa
Bruno Ballardini - Pubblicitario e saggista
Marco Brazzoduro - Sociologo docente Univ. Sapienza di Roma Esperto tematiche Rom
Edith Bruck - Scrittrice (sopravvissuta ai campi di sterminio)
Rossana Casale - Cantante
Roberta Cipollini - Ricercatrice sociale Facoltà di sociologia -Sapienza Roma
Franca Coen - Intellettuale Ex Consigliera alla Multietnicità del Comune di Roma
Ousmane Dabo - Calciatore della Lazio
Aly Babà Faye - Sociologo esperto in migrazioni e diritti umani
Dario Fo - Regista, drammaturgo Nobel per la letteratura nel 1997 Beppe Grillo - Comico, attore, attivista politico e blogger italiano
Lanbo Hu - Giornalista - direttrice rivista "la Cina in Italia"
Pap Khouma - Scrittore
Antonio Lo Iacono - Presidente SIPS Società Italiana Psicologia Scientifica
Maria Immacolata - Macioti Docente Ordinaria di Sociologia dell'Università la Sapienza di Roma
Salvatore Marino - Attore ed Editorialista Televisivo
Carlo Moccaldi - Giornalista -Direttore rivista Mosaici
Aldo Morrone - Dermatologo. Direttore dell'INMP Istituto Nazionale per la promozione della salute delle Popolazioni
Neffa - Cantante
Maso Notarianni - Giornalista -direttore di Peace Reporter
Moni Ovadia - Attore teatrale, cantante compositore
Luigi Pallotta - Presidente FITEL Federazione Italiana Tempo Libero
Maria Luisa Petrucci - Presidente Banche del Tempo Nazionale
Vladimiro Polchi - Giornalista, scittore Autore di "Blacks Out, un giorno senza immigrati"
Nicola Porro - Docente di sociologia dell'Università di Cassino
Emilio Reyneri - Sociologo Università la Bicocca di Milano
Claudio Rossi - Sociologo Università La Sapienza di Roma
Roberto Saviano - Giornalista -Scrittore- Autore del romanzo no-fìction "Gomorra"
Gino Strada - Chirurgo, Emergency
Cecilia Strada - Presidente Emergency
Oliviero Toscani - Fotografo- Pubblicitario Esperto in Comunicazione Visiva
Carmelo Ursino - Docente scienze della formazione Università la Sapienza di Roma
Marco Wong - Presidente Onorario Associna


Per sottoscrivere l'appello cliccare sul seguente link: http://www.nontoccareilmioamico.net/ 

 

 

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