Tasse, ogni italiano paga quasi 7.800 euro
l'indagine della CGIA: negativo il saldo con la spesa sociale -09-09-2009 
Su ciascun italiano grava un peso tributario annuo (fatto di sole tasse, imposte e tributi) pari a quasi 7.800 € (precisamente 7.777 €). In Germania la quota pro capite ha raggiunto i 7.052 €. Tra i principali paesi dell'area Euro solo la Francia sta peggio di noi. Ma si tratta di una situazione relativa, perché i cugini transalpini versano una media di 8.053 euro di tasse allo Stato ma vengono “ricompensati” con una spesa sociale pro capite pari a 10.494 euro. Sempre in termini di spesa sociale i tedeschi ricevono, invece, 8.972 euro pro capite l'anno, mentre a noi italiani tra spese per la sanità, l'istruzione e la protezione sociale si raggiungono appena i 7.749 euro: vale a dire circa 2.745 euro in meno della Francia e 1.223 euro in meno della Germania.
Se la nostra attenzione, invece, si sofferma sul saldo, vale a dire sulla differenza pro capite tra quanto riceviamo in termini di spesa e quanto versiamo in termini di tasse, quello francese è positivo e pari a 2.441 €. Anche il differenziale tedesco registra una valore positivo pari a 1.920 €. Solo noi italiani segniamo un saldo negativo (ovvero, sono maggiori le tasse che versiamo di quanto ci viene restituito in termini di spesa) di 28 € pro capite. 
Questo il quadro che emerge dall'ultimo studio della CGIA di Mestre sul rapporto tasse e spesa sociale in Italia, Francia e Germania in relazione al 2007. 
TASSE E SPESA SOCIALE
valori in euro procapite (anno 2007)
| 
 | 
 tasse procapite versate (A)(*)   | 
 Spesa sociale procapite ricevuta (B)(**)   | 
 Saldo  
(B)-(A)   | 
| 
 Germania   | 
 7052   | 
 8972   | 
 1920   | 
| 
 Francia   | 
 8053   | 
 10494   | 
 2441   | 
| 
 Italia   | 
 7777   | 
 7749   | 
 -28   | 
(*) sono state considerate le entrate tributarie e quindi sono esclusi
i contributi sociali effettivi e figurativi
(**) comprende le spese per sanità, istruzione e protezione sociale
(al netto degli interessi)
Elaborazione Ufficio Studi CGIA Mestre su dati Eurostat