Italiani i meno indebitati. E nelle aspirazioni il posto fisso lascia il posto all'impresa
due ricerche di CGIA e VeDrò 09 rafforzano il carattere della popolazione italiana -07/09/09

L'ultima indagine della CGIA di Mestre, l'Associazione Artigiani Piccole Imprese, ha puntato l'obiettivo sullo stato di indebitamento delle famiglie europee. La conseguente scoperta è stata che le famiglie italiane sono quelle con il minor carico di prestiti da onorare agli istituti di credito. Il loro debito medio è pari a 21.270 euro, contro i 36.150 euro della Francia, i 37.785 della Germania, i 55.886 euro della Spagna e i 63.447 del Regno Unito. Il distacco risulta ancora più interessante se l'indebitamento di tutte le famiglie viene messo in rapporto al prodotto interno lordo: i 524 miliardi di euro di debiti dei nuclei familiari italiani incidono sul PIL del paese per il 34,2 per cento, mentre in Francia gli oltre 942 miliardi fanno arrivare tale rapporto quasi al 50 per cento. I risultati più eclatanti giungono dal Regno Unito, dove l'indebitamento delle famiglie, pari a 1.605 miliardi di euro, incide per più del 100 per cento del PIL. Non va meglio in Spagna e Germania: a Madrid il rapporto dei debiti delle famiglie sul PIL tocca quota 83,6 per cento (con un indebitamento totale di 896 miliardi di euro) mentre a Berlino il peso dei debiti sul PIL è pari al 63,5 per cento.

E con meno debiti si pensa più serenamente al futuro: un altro rapporto, con oggetto i mestieri del futuro, presentato in provincia di Trento nella giornata conclusiva di VeDrò 09, evento annuale organizzato dall'omonima associazione in cui si analizzano temi inerenti lo sviluppo del Paese, ci dice, infatti che l'impresa è la prima aspirazione professionale degli italiani. Al bando il “posto fisso”, reggono il medico e l'avvocato, in calo insegnante, docente universitario e magistrato. Lo studio è stato realizzato su 2.500 italiani tra i 18 e i 74 anni e trenta colloqui motivazionali. 

 

 

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