Scheda: il turismo in cifre
(Fonte : XTV rapporto sul turismo Italiano 2005 - Annuario del Turismo 2005 Indagini Mercury, Doxa, TCI, Ciset)
01/12/05

 
Nel 2004 il turismo internazionale è cresciuto a livello mondiale come mai era accaduto dagli anni '70 in poi (+ 10%) sostenuto dalla forte dinamica delle economie emergenti, in particolare la Cina. L'Eurozona registra invece una crescita molto modesta (+1,9%) e in questo contesto le difficoltà dell'Italia sono state maggiori: la spesa complessiva è cresciuta in termini nominali, ma per il secondo anno ha registrato una dinamica negativa sulla quale ha agito in particolare la componenete domestica, invertendo così il quadro che aveva caratterizzato il 2003, quando la tenuta del sistema si era realizzata proprio grazie al turismo degli italiani. In particolare si sottolinea che nel 2004 e prime valutazioni dell'estate 2005, si registra un meno 4% nelle presenze, con una crisi che tocca in modo particolare il turismo balneare (-5,5%) e l'agriturismo (-10,9%).
A fine 2004 si registra un fatturato di 86.806 milioni di euro di spesa turistica totale in Italia, pari al 10,6% dei consumi interni, che ha attivato tra effetti diretti e indiretti, un valore aggiunto 68.264 milioni di euro, il 5,1% dell'intero valore aggiunto nazionale, contro percentuali del 5,4% - 5,7% degli anni precedenti e un numero di unità di lavoro che nel 2004 si è assestato a 2,3 milioni (il 9,4% dell'occupazione totale nazionale, contro il 9,8% del 2003).
Il sistema turistico italiano ha dunque mantenuto la propria posizione in termini di fatturato ma contemporaneamente ha evidenziato una minore capacità di produrre ricchezza e posti di lavoro rispetto agli anni precedenti.
Quello del turismo rappresenta comunque uno dei principali compartì produttivi dell'Italia . Il valore aggiunto attivato dai consumi turistici raggiunge nel 2004 i 68,3 miliardi di euro con una diminuzione del 2,9% rispetto all'anno precedente. Tale valore, pari al 5,1% di tutto il valore aggiunto prodotto in Italia in quell'anno, rimane comunque più del doppio di quello prodottosi nel comparto agrìcola-alimentare , vale circa 3 volte la ricchezza prodotta dal settore "tessili, abbigliamento, cuoio e calzature " ed è pari al 43% del valore aggiunto del settore del Commercio.
L'attrattività del Mezzogiorno in Italia e all'Estero è passata dal 1995 al 2004 dal 18,4% al 21,4% delle presenze, con untasse di crescita del 3,4% annuo control'1,6% a livello nazionale, l'l,0% del nord ovest, lo 0,5% del nord est e il 2,5% del centro Italia. Un risultato positivo ma al di sotto delle potenzialità e delle aspettative. Il sistema "sud Italia" mostra alcuni limiti: per gli stranieri gastronomia, belle spiagge e clima sono gli elementi maggiormente conosciuti e apprezzati ma viene sottolineato negativamente il problema della sicurezza, dell'ordine e della pulizia. Secondo la percezione degli italiani, mare cucina e prezzi sono gli elementi vincenti di questa offerta turistica con forte sottolineatura negativa della qualità delle infrastnitture. Nonostante alcuni elementi negativi, l'85% degli italiani farebbe una vacanza al sud.
 

 

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