Riteniamo opportuno indicare con il seguente pro-memoria alcune proposte atte a individuare e attuare politiche idonee a valorizzare le risorse e le potenzialità dei comparti del tempo libero, concepite in stretta integrazione con i problemi connessi al tempo riservato al lavoro in un ottica di forte e reciproca conciliazione per migliorare il livello e la qualità della vita per il bene comune e per il progresso civile della nostra comunità.

A tal fine ricordiamo che la Fitel , dalla sua nascita, che risale al 1993, fino ad oggi, ha maturato una consolidata e diffusa esperienza nel campo del turismo, dello sport, della cultura, dello spettacolo e del tempo libero in senso lato, promuovendo e coordinando le attività dei circoli aziendali ( ma anche ricreativi, sportivi, culturali ) operanti da svariati decenni e legittimati poi dall'articolo 11 della legge 300/1970 per garantire il ripristino dell' equilibrio psico-fisico delle persone, per accrescere la formazione culturale, per assicurare rapporti familiari e relazionali più gratificanti.

La nostra esperienza ci ha portato a dare particolare attenzione alla legge 135/2001 con riferimento sia alle misure volte a incidere sull'offerta che a quelle tese a corrispondere alla qualificazione della domanda, ponendo l'accento sulla necessità di avere una politica unitaria e coordinata che sia in grado di finalizzare razionalmente le misure adottate e di conciliare le visioni sia economiche che sociali del settore con l'esigenza primaria di tutelare e rispettare il nostro patrimonio storico, artistico e culturale, ambientale e naturale, ricco di tradizioni e saperi che non possono andare dispersi ma devono essere trasmessi alle generazioni future, come hanno fatto i nostri antenati con noi.

Importanza non secondaria attribuiamo anche ai programmi nel campo dello sport amatoriale e dilettantistico o ancora più espressamente alle discipline riservate a tutti i cittadini, a prescindere dall' età e dalle fasce sociali di appartenenza.

Ma non trascuriamo neanche tutte le attività che rendono possibili le diverse espressioni artistiche e culturali che vanno assecondate con azioni concrete come possono essere quelle attivate tramite il FUS adeguatamente finanziato.

Noi siamo anche particolarmente sensibili ai principi che ispirano la Legge n.53 del 2000 soprattutto in relazione alla parte volta a conciliare tempo di lavoro e tempo libero con tutte le attenzioni alle esigenze che toccano le persone, le famiglie, gli adolescenti, i giovani e quelli che più giovani non sono. Così come riserviamo attenzione alla piena attuazione della Legge 383 del 2000 sulle associazioni di promozione sociale.

Per tutte queste motivazioni riteniamo indispensabile valorizzare, assecondare e non ostacolare, anche con adeguati interventi di defiscalizzazione, l'attività dei Cral, organismi con lustri di esperienza, capaci di diffondere la cultura della socialità contro quella dell'egoismo, della partecipazione rispetto a quella dell'individualismo, della solidarietà, della inclusione e della integrazione rispetto a quella della divisione, della discriminazione, dell'esclusione.

Queste indicazioni e queste necessità sono oggi più forti e avvertite che nel passato perché più che nel passato il caro vita e l'aumento incontrollato dei prezzi stanno mettendo a dura prova la capacità di resistenza dei percettori di reddito fisso, ossia dei pensionati e dei lavoratori dipendenti.

L'inflazione e l'aumento dei prezzi galoppano ormai senza controllo. Ciò vale per la spesa alimentare e per i beni di prima necessità. Vale per i trasporti, per le tariffe pubbliche, per le bollette di luce, gas e acqua, vale per le tasse locali, regionali e comunali, generando un catastrofico impoverimento delle categorie dei lavoratori dipendenti e un intollerabile travaso di ricchezza verso le categorie dei lavoratori autonomi, della intermediazione, della distribuzione e della speculazione anche per la scarsa attenzione riservata alla gestione che ha caratterizzato l'introduzione dell'euro.

Anche in questa situazione i circoli possono mettere a frutto la lunga esperienza che hanno maturato in decenni di attività, divenendo veri e propri gruppi di acquisto in grado di collegare la fase finale del consumo con la fase iniziale della produzione, eliminando le intermediazioni inutili e parassitarie e le diverse forme di speculazione, tutelando in questo modo il potere di acquisto e dando così un contributo alla politica volta a calmierare i prezzi.

Per illustrare più in dettaglio le nostre proposte riteniamo opportuno collegarci alle previsioni delle ultime leggi finanziarie:

Per il turismo sono previsti 144 milioni di euro ( 48 annui ) nel triennio 2007-2009 destinati a rinnovamenti e ammodernamenti di strutture alberghiere con la costituzione di un fondo di rotazione; è stato lanciato il marchio turistico italiano; è stato presentato e poi ritirato il portale del turismo italiano con qualche polemica di troppo e soprattutto con qualche spreco che si poteva ed era meglio evitare .

Altri 30 milioni di euro sono andati all'Enit per il sostegno del turismo.

Per lo sport è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale, al quale è stata assegnata la somma di 33 milioni di euro per l'anno 2007 finalizzata al potenziamento degli impianti sportivi e alla promozione e realizzazione di interventi per gli eventi sportivi tra cui la partecipazione dell' Italia ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. E' stato assegnato all'Istituto per il credito sportivo un contributo annuo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009 per agevolare il credito per la realizzazione di impianti sportivi. Per incrementare la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva di base e agonistica dei soggetti diversamente abili, il contributo al Comitato Italiano Paraolimpico è stato incrementato, per ciascuno degli anni 2007 e 2008, di 2,5 milioni di euro e per l'anno 2009, è stato concesso un contributo di 3 milioni di euro. Degna di nota appare anche la possibilità di applicare la detrazione del 19% dall'imposta lorda per gli oneri sostenuti per iscrizione annuale e abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine per i ragazzi fra i 5 e i 18 anni fino ad un massimo di 210 euro.

Per il tempo libero, il fondo per le politiche della famiglia è stato incrementato di 210 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Ricordiamo a riguardo che il Ministro delle politiche della famiglia può utilizzare il fondo per finanziare le iniziative di conciliazione del tempo di vita e di lavoro di cui all'articolo 9 della legge 8 marzo 2000, n.53.

Per lo spettacolo e la cultura, il Fus (fondo unitario per lo spettacolo) è stato aumentato di 100 milioni di euro nel 2007, di 150 milioni nel 2008 e di 200 milioni nel 2009. Inoltre è stato istituito un fondo di 100 milioni di euro per ciascuno dei prossimi tre anni destinato a varie attività culturali.

Con questo nuovo quadro di riferimento i punti sui quali concentrare l'attenzione a nostro parere dovrebbero essere:

1) realizzazione di un progetto comune, condiviso, unitario che costituisca una cornice di principi, obiettivi, strumenti e regole entro cui gli organismi politici, economici e sociali possano operare e interagire per promuovere e valorizzare le specifiche realtà. Occorre ricercare cioè quello che in altre parole si può definire un patto di legislatura con un quadro di riferimento certo e riconosciuto da e per tutti.

Con questa concezione si può dare prova e dimostrazione che con serietà, sobrietà e razionalità è possibile coniugare risanamento finanziario, ripresa economica e crescita civile in una visione equilibrata, solidale e integrata della società, partendo:

a) dalla effettiva attuazione della legge 135/2001, specificatamente per le parti relative ai sistemi turistici locali ( art. 5 ), al fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico ( art. 10 ), alla carta dei diritti del turista ( art. 4 );

b) dal rilancio delle proposte di legge sullo sport per tutti, per dare proprio a tutte le persone le stesse opportunità che uno Stato di Diritto deve garantire se si vuole che la democrazia si affermi non solo sul piano formale ma soprattutto su quello sostanziale, secondo lo spirito e la lettera della carta costituzionale;

2) elaborazione di un codice etico da far sottoscrivere e rispettare da parte di tutti coloro che lavorano nel settore ( accoglienza, ristorazione, trasporti, servizi di guida e accompagnamento, ecc.) per affermare nei fatti livelli certi e dignitosi di cordialità, gentilezza, rispetto, serietà e onestà nella qualità e nella quantità dei prodotti e dei servizi offerti affrontando a viso aperto la competizione con i paesi nostri più diretti concorrenti e sfatando la brutta immagine che spesso viene diffusa di noi, dimostrando in altri termini che sul piano del rapporto qualità/prezzo non siamo secondi a nessuno

3) attuazione di un piano volto a valorizzare tutte le specificità e le caratteristiche attuali e potenziali del paese e delle singole realtà ( mare e sole, montagna, collina, città d'arte, di storia, di cultura) anche attraverso programmi di infrastrutturazione che affrontino i nodi vitali dei trasporti e dei collegamenti interni e internazionali per corrispondere contemporaneamente alle esigenze connesse al trasporto di persone e di merci e alla valorizzazione del territorio nazionale;

4) ripristino e aggiornamento del progetto avviato negli anni passati sugli itinerari turistici, sportivi, storico-culturali, paesaggistici, naturalistici, enogastronomici;

5) attuazione di una politica finalizzata a destagionalizzare sia la domanda sia l'offerta, attivando anche un sistema di buoni vacanze che sulla falsariga di similari esperienze estere mobiliti risorse, energie e interessi convergenti in tale senso;

6) attuazione di una politica dei servizi che sia funzionale a valorizzare tutte le grandi opportunità che il turismo ( e le attività connesse ) offre, anche attraverso un piano organico e articolato di formazione e riqualificazione professionale, di utilizzo mirato della leva fiscale, di socializzazione e scambio di esperienze, rilanciando l' ENIT, attivando l'Osservatorio Nazionale e coordinando la miriade di siti esistenti entro un unico portale (del quale abbiamo parlato prima ) che dia il senso e la misura della volontà di intraprendere la strada della unitarietà di intenti e di obiettivi.

Insomma occorre :

• attuare una politica unitaria , coordinata, partecipata, condivisa ma anche rispettata a livello nazionale, regionale e locale e che abbia a riferimento i principi e i valori del “ Sistema Italia “;

• studiare una adeguata riforma del calendario scolastico ( con inizio delle lezioni il 1° ottobre ) per allungare la stagione turistica;

• vigilare sul caro spiagge e sul caro prezzi dei prodotti turistici, sportivi, artistici e culturali in genere;

• realizzare il portale Italia affidandolo a soggetti qualificati che ne rispondano in base a precisi parametri di efficacia e di finalità;• adeguare l'iva alberghiera ( 10%) a quella applicata in altri paesi europei ( che oscilla tra il 6 e l' 8%) destinando il risparmio stimato all'abbassamento delle tariffe;

• prevedere sgravi e agevolazioni fiscali per le fasce più deboli e per i flussi turistici verso le zone svantaggiate nelle basse stagioni;

• individuare adeguati interventi di defiscalizzazione anche in relazione ai contributi aziendali versati ai Cral e assecondare forme di bilateralismo nei campi del tempo libero, in linea con quanto proposto dalle OO.SS. su Welfare e riforma del sistema contrattuale;

• ipotizzare forme di defiscalizzazione anche per i contributi volontari versati per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del paese.

Roma 20 maggio 08

 
 

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