Stagione sciistica a rischio per il troppo caldo
di Rossella Ronconi

Niente neve è troppo caldo! Prati in fiore al posto delle vette innevate. Questo è il paesaggio che si presenta sulle nostre montagne che vedono rinviare le gare di sci alpino. Nelle Alpi e gli Appennini cresce l'inquietudine, nel senso che al posto della neve arrivano le margherite. L'allarme arriva alla vigilia del ponte dell'Immacolata, tradizionalmente considerata occasione di apertura della stagione invernale. I gestori degli impianti, gli sportivi e gli sciatori si preoccupano perché ancora quest'anno non vi è traccia dei circa cento centimetri di neve già caduti a fine novembre gli anni scorsi. Le temperature elevate di quest'anno, secondo gli esperti, hanno inferto un duro colpo alle distese di ghiaccio facendo registrare un fusione di 20 - 30 centimetri di spessore solo nel mese di ottobre. Il clima troppo mite ha portato anche all'annullamento della Coppa del Mondo di sci in programma in Val d'Isere e a quella di snowboard in Trentino.

 
 

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