Juventus al Tar: delegittimazione delle regole sportive
di Rossella Ronconi - 19/08/06

La Juventus va al Tar dopo l'esito negativo del tentativo di conciliazione con la FIGC del 18 agosto scorso. Questo è quanto deciso dal consiglio di amministrazione della squadra bianconera che considera inique le sanzioni inflitte nei propri confronti rispetto alle altre. La società torinese, si rivolge al Tar del Lazio saltando l'arbitrato del Coni (ricorso alla Camera Arbitrale del Coni) che sarebbe l'ultima possibilità per restare nell'ambito della giustizia sportiva. In altre parole, nella Juventus, non confidano di poter giungere con l'arbitrato ad un compromesso accettabile. Una decisione, quella di ricorrere al Tar, che ha il sapore di rottura nei confronti del calcio, che ignora le sentenze della giustizia sportiva per rivolgersi a quella ordinaria, senza, come in molte cose all'italiana, mancare di contraddizioni. Rivolgersi al Tar è un atto censurabile per l'Europa, ma nel contempo previsto da una legge italiana (la numero 280 del 2003), “escludendo le sanzioni di carattere disciplinare e dopo aver attraversato tutti i gradi della giustizia sportiva”. Un percorso che la squadra Juventina , con la rinuncia all'arbitrato, non ha completato.

In un clima in cui si delegittimano le regole e non si accetta quello che sarebbe obbligatorio accettare, è lecito anche auspicare, come ha detto l'ex campione Rivera, in un'intervista a Liberazione, “non ci credo, ma spero davvero che il prossimo anno si decida di non giocare e si pensi invece solo a riformare fino in fondo il sistema calcio”.

 
 

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