Olimpiadi invernali: godiamoci l'evento senza polemiche

di Rossella Ronconi – 13/02/2006

Da quando, il campione olimpico Yuri Chechi ha colpito l'incudine, la kermesse delle Olimpiadi della neve ha preso il via, Stefania Belmondo, ultimo tedoforo, ha acceso il braciere olimpico e il presidente Ciampi ha dichiarato ufficialmente aperti i giochi, Torino è apparsa agli occhi del mondo. Il sistema mediatico globalizzato è già a pieno regime: sui teleschermi ti tutto il mondo si susseguono immagini di sciatori, pattinatori, bobbisti e specialisti in altre discipline. Saranno due intense settimane di sfide parallele. Al centro quelle propriamente sportive, spettacolari e affascinanti, giocate da giovani uomini e donne su magnifici scenari di vette imbiancate. A fianco, anche se meno visibili, si giocano le altre gare: tra le offerte del sistema olimpiade e le aspettative degli atleti, degli spettatori, delle emittenti. Usando come parametri di misura la qualità dei servizi offerti, dall'efficienza dei trasporti a quella degli alberghi, verrà espresso da tutto il mondo un giudizio sul paese Italia, sulla sua affidabilità e capacità. I Giochi Olimpici invernali sono una grande prova per misurare lo stato di salute del nostro paese, il cui risultato peserà all'estero ben più del risultato dell'imminente appuntamento elettorale. Per Torino e per i suoi abitanti questo evento deve essere l'occasione per un rilancio in grande stile di cui la città ha bisogno. Sarebbe un errore utilizzare anche la XX edizione dei Giochi Olimpici invernali per alimentare polemiche strumentali specie a scopi mediatici ed elettorali. A giochi terminati, oltre al conteggio delle medaglie, saranno attribuiti onori ed errori. Adesso è tempo di festeggiare i nostri atleti che già dalla seconda giornata ci regalano medaglie: Fabris con il bronzo nei 5000 di pattinaggio su pista lunga , Zoeggeler con l'oro nello slittino e Cottrer con il bronzo nel fondo.

 
 

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