Ciclismo: la Fitel aderisce al "60° Gran Premio della Liberazione" a Roma e al "30° Giro delle Regioni" della Primavera Ciclistica
di Rossella Ronconi e Aldo Albano

"60° Gran Premio della Liberazione"

In occasione della festa della liberazione del 25 aprile, la Fitel, ha aderito alla manifestazione ciclistica "60° Gran Premio della Liberazione" organizzata dell'Associazione Primavera Ciclistica, svoltosi a Roma, con partenza e arrivo a Caracalla. Il Gran Premio Liberazione giunto quest'anno alla 60° edizione classica internazionale per la categoria Under 23 che ha vede in gara, oltre ai club italiani più prestigiosi, le Nazionali di 20 Paesi provenienti da tutti i continenti . E' un grande avvenimento sportivo che ha il patrocinio e il sostegno delle più alte cariche dello Stato e si è caratterizzato negli anni con risultati tecnico?agonistici di grande prestigio. Per la Fitel, essere presente a quest'evento, identificato, come "la corsa di Roma" poichè dopo la fine della guerra, fu con il Liberazione che la città riprese ad amare lo sport, a riavvicinarsi ad emozioni che sembravano eclissate, ha rappresentato una grande occasione, perché la manifestazione è di alto spessore sportivo, inserita tra l'altro nel palinsesto della RAI TV, per atleti dilettanti, e rappresenta un'opportunità per coloro che provengono da sport amatoriali e che decidono poi di passare allo sport dilettantistico. Inoltre, tale evento disegna uno sfondo di grande visibilità per una Federazione come la Fitel, che vuole raggiungere l'obiettivo di Associazione di promozione sportiva. Per queste considerazioni la nostra Federazione, partendo da questa manifestazione, intende costruire con l'Associazione Ciclistica, una collaborazione continua finalizzata alla realizzazione di alcune iniziative ciclistiche sia di carattere regionali che nazionali con l'obiettivo di sviluppare il ciclismo amatoriale. Qualche considerazione sulla gara. Di grande rilievo, perché nelle 60 edizioni ha visto la partecipazione di atleti dilettanti come Gianni Bugno, destinato poi a diventare due volte campione del mondo, ed altri che hanno avuto piazzamenti eccellenti come Francesco Moser che corse il Liberazione del 72, il danese Veggerby fu quarto nell'82, il canadese Bauer fu quinto nell'83 e terzo l'anno successivo, l'uzbeko Abdujaparov si classificò al terzo posto nell'89 e Cipollini fu secondo nell'88. Infine lo scenario dove si svolgerà la gara: Caracalla, il Colosseo, L'Arco di Costantino 1 il Circo Massimo , certamente luoghi in cui gli atleti di tutti i tempi si sono confrontati , tutti contro tutti.

"30° Giro delle Regioni" dal 25 aprile al 1° maggio

Giro delle Regioni, edizione trentesima, trent'anni di impegno di tante, tantissime persone , non solo della Primavera Cìclìstica; in particolare forze sportive di tante, tantissime città; piccolissime località o metropoli come Milano che ospitò il Giro in piazza del Duomo, e Napoli che quest'anno lo ospiterà a Mergellina.

Un evento che affonda le sue radici nel Paese con la presenza nello staff e nei servizi di operatori di ogni parte d'Italia: Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabrìa, Marche, Sicilia e naturalmente LAZIO, sono i dialetti di questo evento che nel 1976, con la prima edizìone aprì al ciclismo non professionistico le telecamere di RA13, grazie all'intuizione giornalistica e all'amore per lo sport di Gilberto Evangelisti e Nando Martellini. Tante sono state anche le lingue ascoltate nel gruppo per la presenza in gara di rappresentanze di tutti i Continenti, con Paesi affacciatisi al ciclìsmo europeo per la prima volta in questa corsa, come i cinesi, gli indiani, gli africani del Senegal e di Capoverde, in mongoli, gli uzbeki.

Un evento che non può certo mettersi a confronto con i grandissimi appuntamenti del ciclismo professionistico , ma che i grandi professionisti del momento li ha avuti quasi tutti protagonisti. Petacchi simbolo stupendo di un ciclismo italiano che vince , al Giro delle Regioni partecipò con gli azzurri nel 1994 e lo ricordiamo, lui spezzino a deporre i fiori sulla tomba del carrarino Lucio Tonellì fondatore della gara, come testimonia la sua firma tutte le maglie delle classifiche.

1 successi che hanno caratterizzato quest'evento, illustrati anche dalle vittorie di classifica o di tappa di tanti campioni come POPOVICH, FIGUERAS, PETITO, REBELLIN, KONYCHEV, BUGNO, FONDRIEST, BASSO crediamo sia giusto che vengano ascritti ai meriti del ciclismo italiano illustrato nel mondo dai suoi prodigiosi campioni come BIN?DA, GIRARDENGO, COPPI, BARTALI, MAGNI, GIMONDI e via via fino a quelli di oggi, ma anche da eventi come questo che ha ospitato le bandiere dì 63 nazioni contribuendo a fare dell'Italia un Paese al centro dell'interesse del ciclismo mondiale.

Il patrocinio ed il sostegno della FITeL, a tale evento sportivo, si concretizza sostenendo la maglia bianca della classifica a punti degli arrivi di tappa.

 
 

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