SPORT: DAL CONGRESSO UISP UNA COSTITUENTE PER RIFORMARE L'INTERO SISTEMA
di Rossella Ronconi

Una Costituente dello sport per rinnovare e riformare l'intero sistema: questa è la proposta principale della relazione introduttiva di Nicola Porro, presidente uscente, al Congresso nazionale Uisp, svoltosi nei giorni 11 e 12 a Tivoli (Roma).

"L'obiettivo è quello di conquistare una titolarità di rappresentanza che ci consenta di tutelare in prima persona i diritti dei cittadini dello sport e i legittimi interessi del nostro movimento - ha detto Porro - Con questo congresso noi ci candidiamo a fondare lo sport non profit italiano e a rappresentare un suo punto di riferimento in Europa perchè questo significa essere cittadini dello sport, di tutto lo sport, competitivo e non, tradizionale e sperimentale e ci permette di essere insieme testimoni che un altro sport è possibile".

Dagli intervenuti al dibattito, a cominciare da Michele Barbone e Paolo Barelli, entrambi membri della Giunta del Coni, ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e degli Enti di promozione sportiva, è stata ravvisata - seppur con evidenti distinzioni dal punto di vista della strategia da perseguire - la necessità di intervenire per adeguare il sistema sportivo alle mutate esigenze dei cittadini. Da parte di Giovanni Petrucci, presidente del Coni, in un confronto con Filippo Fossati, nuovo presidente nazionale dell'Uisp, in cui sono stati toccati vari aspetti del fenomeno sportivo, c'è stata la disponibilità sia a rivedere le regole elettorali per la definizione degli organismi dirigenti del Coni, sia a cercare di riaprire il dialogo con le Regioni. Tema, quest'ultimo, di grande interesse, poiché secondo Fossati, ma anche secondo la FITeL, proprio nelle Regioni, dobbiamo individuare i soggetti istituzionali in grado di riformare il sistema prevedendo politiche pubbliche per lo sport per tutti intese anche come interventi a favore della salute , dell'ambiente e del turismo sociale. Convergente il giudizio di entrambi sulla necessità di reperire ulteriori disponibilità economiche per tutto lo sport, con la raccomandazione da parte dell'Uisp di rendere più imparziali i criteri di distribuzione, dei pur scarsi , contributi del Coni alla promozione sportiva.

Per il sindacato, Achille Passoni, della segreteria nazionale della CGIL, intervenuto nel corso della prima giornata di lavori, dopo aver apprezzato la proposta politica dell'associazione, ha lanciato all'Uisp un invito esplicito "ad una più intensa collaborazione con l'obiettivo, in particolare, di rendere finalmente possibile l'approvazione di una legge quadro, che delinei le linee guida per un radicale riordino del settore e affermi pienamente lo sport come diritto di cittadinanza strettamente connesso al diritto alla salute. E, dal punto di vista dei tantissimi che vi lavorano, favorire la condizione per cui tutti possano essere tutelati dalla contrattazione, contribuendo anche per questa via all'uscita dal sommerso, nel quale è da sempre relegato, il settore".

"Lo sport, infatti - ha concluso - rappresenta un settore rilevante dal punto di vista economico e degli occupati".

 
 

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