Card del tifoso, Maroni fa retromarcia e rinvia l'obbligo al prossimo anno
di Rossella Ronconi

A seguito delle troppe tragiche morti sul campo e sulle strade, tafferugli, arresti e assalti alle caserme da parte di facinorosi, frange di tifo organizzato ed estremismo politico, il Ministro Maroni aveva promesso l'ultimatum: Tessera del Tifoso obbligatoria per andare in trasferta dall'inizio del campionato, il 23 agosto 2009. Giunti alla vigilia del campionato, ecco che arriva l'ultimatum del ministro dell'Interno: "Niente trasferte per i supporter che non hanno la Tessera del Tifoso".

Tra le novità contenute nella direttiva Maroni "Disposizioni per la stagione calcistica 2009 -2010" inoltrata a prefetti e questori a Ferragosto, dal primo gennaio 2010 e non come promesso dall'inizio del campionato, le trasferte saranno vietate ai supporters privi della card. Come previsto tali direttive non sono gradite ne agli ultrà né alle società (ad eccezione dell'Inter, Milan, Juventus, Vicenza e altre minori). Neppure lo slittamento dell'obbligatorietà della Tessera al 1° gennaio prossimo, previsto dal Ministro a seguito dei reclami è sufficiente a calmare le acque: club e tifosi si preparano a dare battaglia e annunciano una manifestazione di protesta nella Capitale il 5 settembre, nei pressi dello stadio Olimpico. Dall'inizio del prossimo anno e non dall'inizio del campionato alle porte, secondo le norme previste dalla direttiva ministeriale, resteranno a casa tutti quelli che non avranno la card e i club saranno obbligati a rilasciare la tessera a chi la vorrà. Le società che non si adegueranno potranno rischiare pure la chiusura degli stadi. Date le premesse, purtroppo, non molto incoraggianti, non ci resta che auspicare che la messa in campo di direttive obbligatorie, chiacchierate e forse anche difficili da applicare possa comunque contribuire a ristabilire la sicurezza e la normalità fuori e dentro gli stadi.

 
 

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