Attività sportive, bonus con il contagocce
da Il Messaggero ( di Oliviero Franceschi ) - 12/03/09

Già dal 2007 spetta una detrazione fiscale per l'iscrizione annuale e l'abbonamento dei giovani tra i 5 e i 18 anni a palestre, piscine e altre strutture per lo sport dilettantistico. L'importo che si può detrarre dall'Irpef, però non è una gran cifra: 19% della spesa sostenuta, entro il limite di 210 euro. Il risparmio massimo, pertanto, è di 40 euro l'anno per ciascun ragazzo. Secondo l'Agenzia delle Entrate, questo tetto massimo di 210 euro, va riferito a ciascun figlio e non a ciascun genitore. Le Entrate, infatti, hanno "bocciato" la tesi di un genitore di due ragazzi che praticano attività sportiva con una spesa annuale di 400 euro ciascuno. Il padre dei due giovani "atleti" chiede al Fisco se può calcolare il 19% su 200 euro per il primo figlio e su 200 euro per il secondo figlio. Altrettanto avrebbe fatto la moglie nella propria denuncia dei redditi. Le Entrate hanno risposto "picche": i 210 euro rappresentano il tetto massimo detraibile riferito alla spesa globalmente sostenuta da entrambi i genitori per ciascun figlio. In altre parole, mamma e papà possono ottenere, ciascuno, un beneficio fiscale di 20 euro a figlio (19% di 210 diviso tra i due genitori).
Una tesi restrittiva, quella del Fisco, che proprio non ci voleva, visto anche il momento di crisi delle famiglie e la necessità di incoraggiare l'attività sportiva dei ragazzi.
Va ricordato che per sfruttare lo sconto occorre conservare il bollettino postale, oppure fattura, ricevuta o quietanza di pagamento, che deve contenere la denominazione e i dati della società, la causale del pagamento, l'attività esercitata, i dati anagrafici del ragazzo, il codice fiscale di chi effettua il pagamento e l'importo pagato. 

 

 

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