Il saluto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, agli atleti olimpici.
il movimento sportivo italiano un modello originale e di successo che attende nuove forme di finanziamento - 08/07/08

Il Comitato olimpico internazionale ci ricorda che i Giochi olimpici hanno sempre unito i popoli nella pace e nel rispetto di principi morali universali. E' in questo spirito che vanno intesi anche i Giochi olimpici e paraolimpici che si svolgeranno in Cina il prossimo agosto.

La decisione del CIO di far ospitare alla Cina i prossimi giochi non è stata certo facile ; ma assume senza dubbio un grande valore storico, per la piena integrazione di questa grande nazione nella comunità internazionale.

Sappiamo come la Carta olimpica giustamente si preoccupi di salvaguardare il movimento sportivo da ogni tipo di influenza politica e in questa prospettiva vieti a tutti i partecipanti alle Olimpiadi di svolgere qualsiasi forma di propaganda.

Ma la presenza di migliaia di atleti e di sportivi, in rappresentanza dei popoli di tutto il mondo, con la loro testimonianza di libertà e di partecipazione attiva, costituisce il miglior contributo che la comunità sportiva può oggi dare alla causa dei diritti umani.

Anche questa volta la squadra italiana è presente ai Giochi olimpici con un grandissimo numero di atleti e in quasi tutte le discipline. La nostra presenza è superiore a quella di tanti altri paesi più grandi (e più ricchi) di noi e ci colloca al vertice delle classifiche mondiali.

Il motto olimpico che ci viene costantemente e talora retoricamente ripetuto è che l'importante non è vincere, ma partecipare. Eppure la partecipazione italiana alle competizioni che si svolgeranno a Pechino è già la prova di una prima vittoria, costruita in tanti anni di dura preparazione e suggellata dal superamento delle difficili prove delle qualificazioni.

La partecipazione così importante, per ampiezza e rappresentatività, della squadra italiana ai Giochi olimpici, costituisce anche la conferma del successo dell'intero movimento sportivo italiano e del suo originale modello organizzativo.

E' la conferma del successo di tante discipline sportive, praticate da migliaia di atleti e di tecnici, con spirito di sacrificio e di servizio, lontano dai miraggi economici e dalla facile ribalta degli sport più famosi, anch'essi, peraltro, rappresentati alle Olimpiadi con i giovani più promettenti dei nostri vivai.
Ma è la conferma anche del successo di un modello organizzativo basato sulla capacità di iniziativa e di promozione del Comitato olimpico nazionale italiano, del Comitato paraolimpico e delle federazioni sportive. Negli ultimi anni, alcune importanti riforme hanno cercato di modernizzare questo sistema organizzativo e di superare le crisi emerse in alcuni settori. Il governo dello sport italiano, che il nostro ordinamento riserva al Coni, tuttavia, richiede capacità di progettazione a lungo termine e insieme un impegno quotidiano di indirizzo e di vigilanza. Per continuare a funzionare bene anche nel futuro, il sistema sportivo italiano attende dal Parlamento l'individuazione di nuove forme, certe e stabili nel tempo, di finanziamento automatico.

Oggi, non ci rimane che seguirvi nelle prove che affronterete, confidando, con il più sincero augurio e la più sentita partecipazione di tutti gli italiani, nel vostro successo finale sul campo, nella speranza di replicare gli eccezionali traguardi raggiunti negli ultimi quindici anni : dipende dalle vostre forze, dalla vostra mente, dal vostro cuore !

 
 

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