Oscar Pistorius ha vinto. Se vorrà e se riuscirà ad ottenere i risultati minimi necessari nelle gare di preparazione, potrà partecipare alle Olimpiadi di Pechino

Se vorrà, potrà correre i 400 metri , disciplina su cui primeggia, oppure la staffetta veloce 4x100 o la staffetta 4x400, quella del giro di pista, assieme agli atleti cosidetti normodotati.

Lo ha deciso il Tribunale Arbitrale dello Sport ( TAS ) correggendo una decisione ingiusta assunta dalla Federazione internazionale di atletica ( IAFF ), secondo la quale l'atleta avrebbe tratto vantaggio dalle protesi!

Ha vinto questo ragazzo che dello sport ha fatto un motivo di vita ma ha vinto la ragione contro la superficialità ; in definitiva ha vinto lo sport che deve integrare e non discriminare.

Noi, che dall'inizio abbiamo preso una posizione netta a favore di questo atleta, non possiamo non plaudire per questa decisione di buon senso perchè premia il coraggio di un ragazzo speciale e perchè serve da esempio per tante altre ragazze e tanti altri ragazzi che con spirito di sacrificio e con tanta abnegazione vogliono affrontare gli handicap che la vita non di rado riserva, e in questo senso il nostro pensiero va ora ad altri casi similari, meno noti ma altrettanto significativi, come quelli di Natalie De Toit o di Richard Whitehead, per citare i più recenti di cui abbiamo scritto nel nostro sito.

Ma plaudiamo anche perché siamo certi che in questo modo si dimostra con i fatti che lo sport può aiutare a risolvere queste tematiche rinnovando giorno dopo giorno la sua valenza positiva dal punto di vista fisico e psichico ma anche pedagogico, sociale e civile.