Incontri a Bruxelles del Presidente della FITeL Giovanni Ciarlone con i Dirigenti dell’OITS e della CES.
Nuove riflessioni stanno impegnando gli organi direttivi di OITS e tutti i suoi membri, per promuovere una “casa comune” per le diverse realtà accomunate dalla stessa visione di turismo sociale.
Il sostegno alla vacanza per categorie meno protette o con maggiori difficoltà nella fruizione del tempo libero in modo qualificato è un impegno che l’OITS nel corso dei decenni non ha mai tralasciato, ma occorre domandarsi se obiettivo è stato totalmente raggiunto.
Da questa considerazione sono nate nuove riflessioni che stanno tuttora impegnando gli organi direttivi di OITS e tutti i suoi membri, per fare di OITS una “casa comune” per le diverse realtà accomunate dalla stessa visione di turista, turismo e tutela del territorio.
Una riflessione che dura da due anni e che vedrà il suo compimento nell’appuntamento di Zagabria ove,nell’ottobre 2016, nel corso dell’Assemblea mondiale, verrà proposta una nuova organizzazione dell’OITS e sarà proposta una nuova definizione di “turismo sociale”, ponendo così le basi per un futuro più“aperto” di questa organizzazione. 
Sempre nell’incontro di Bruges, si è riunito anche il coordinamento delle forze sindacali presenti nell’OITS e, dopo un’ampia riflessione, si è addivenuto di chiedere un incontro con il Segretario generale della CES (Confederazione Europea dei Sindacati) Luca Visentini, che tempestivamente ha concordato per il 2 maggio p.v. la data della riunione. L’incontro servirà per un confronto sull’elaborazione di proposte rivolte al turismo sociale per aiutare un segmento molto importante rappresentato dalle lavoratrici e dai lavoratori di tutta Europa, che hanno il diritto a richiedere una qualità della vita dignitosa.

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