Pochi Paesi – e tra questi l’Armenia – emanano un fascino speciale e particolare che attrae gli europei e soprattutto gli italiani.
Una parte di charme è senz’altro dovuta al fatto di essere una delle principali “porte d’Oriente”, e sicuramente la più europea: vi si respira sì un’atmosfera levantina, mitigata, però, da una cultura, che - già fin da oltre duemila anni fa - ha avuto intensi contatti e rapporti con il mondo greco-romano.
Un’ulteriore fonte di attrazione è determinata dal territorio, che offre paesaggi esotici, di rara bellezza, punteggiati di risorse monumentali che attestano la fine civiltà che su di esso si è evoluta nel tempo: dopo averlo visto una volta, vi resterà sempre impresso nella memoria il Monastero fortificato di Khor Virap, sullo sfondo del Monte Ararat!
Della “Grande Armenia” e degli armeni del tempo andato (ecco l'Eufrate, la fronte cinta di canne, sarà il Tigri quello con la chioma di pallido azzurro. Dì della loro gente: questi sono gli Armeni. – Ovidius, Ars amatoria) è rimasto un Paese,ancorché incantevole, relativamente piccolo (Armenia 29.743 km² - Sicilia 25.711 km²): leggendo una guida turistica prima di partire e riservando otto giorni alla visita si può avere un’idea abbastanza circostanziata e completa dei luoghi, della storia, della gente.



Leggete sul prossimo n. della Rivista Tempo Libero l'articolo di Raimondo Gentile su:"Armenia un'affascinante meta turistica da scoprire - un luogo dell'anima denso di sorprese"
 

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