Mozione Assemblea Nazionale 10/03/2016

DDL Riforma del Terzo Settore: fate presto ma fate bene! 

Il Forum Nazionale del Terzo Settore ha intensamente partecipato al percorso di riforma del terzo settore. Sin dalla consultazione pubblica della primavera 2014 ha fatto sentire la sua voce, tramite la redazione di documenti, incontri e convegni, interlocuzioni con il Governo e i Parlamentari, audizioni alla Camera e al Senato.

Diversi sono stati i risultati positivi raggiunti. Se da un lato il DDL era nato con un forte sbilanciamento a favore degli aspetti economici e gli esiti occupazionali, il lavoro svolto dal Forum è stato in grado di fermare tale approccio, chiarendo che questi aspetti ed esiti sono tutt’al più la conseguenza di un più vasto fenomeno che coinvolge ed impegna la libera associazione di milioni di cittadini.
Eco di tale riposizionamento, nonché ancoraggio ad alcuni principi cardine, si ritrova nella definizione di terzo settore che emerge dal DDL (art. 1), una definizione che ricalca gli aspetti sottolineati nella memoria del Forum del giugno 2014.
Tale eco si ritrova anche nelle disposizioni relative alla impresa sociale (art. 6). Una materia lungamente dibattuta nei mesi scorsi, che ha visto soluzione perimetrando l’impresa sociale entro il terzo settore e vincolandola ai suoi principi fondamentali, lasciando un limitato spazio alla possibilità di distribuzione di utili, riprendendo quanto già previsto da anni per le cooperative a mutualità prevalente.
Le disposizioni circa la revisione del Codice Civile (art. 3) stanno trovando positiva soluzione, superando il regime concessorio della personalità giuridica e prevedendo maggior tutele verso i terzi.
Il servizio civile nel DDL esce rafforzato sia nella sua definizione sia nella sua governance.
Il Forum rileva però anche alcune importanti criticità su aspetti che, nel testo del DDL, nonostante i nostri molteplici avvisi, non hanno trovato adeguata soluzione, o addirittura che favoriscono possibili scenari anche molto preoccupanti per gran parte degli Enti del Terzo Settore italiano.
Ci riferiamo in particolare a:
  • Il perdurante scarso rilievo attribuito, sin dalla definizione dei soggetti di Terzo Settore, al profilo partecipativo che è invece il motore della attivazione dei cittadini e prerequisito per tutto il terzo settore.
  • Il permanere del rischio di confusione, fino all’impropria assimilazione, tra la stabile e prevalente attività d’impresa e le attività finalizzate al solo autofinanziamento delle associazioni di volontariato e promozione sociale. Eppure è la forma di sostegno alle proprie attività più diffuso nelle realtà di terzo settore, che rischiano quindi di vedersi pesantemente penalizzate se non addirittura minacciate nella loro esistenza. E le prime a subirne il letale effetto sarebbero le associazioni più piccole, quelle meno strutturate, proprio quelle che invece il DDL dovrebbe sostenere e promuovere. Per ragioni analoghe, crediamo che, mentre è del tutto opportuno richiamare i principi di trasparenza e corretta gestione da parte di tali associazioni sia invece fuori luogo aggiungervi richiami a indicazioni quali efficacia, efficienza, economicità di cui peraltro non si trova riscontro neanche nelle norme che disciplinano l’impresa profit.
  • Mentre apprezziamo fortemente che venga definito lo status del volontario, esprimiamo forti riserve su quella parte del testo che differenzia lo status non già in base alle attività svolte ma in relazione alla tipologia di organizzazione in cui il volontario opera, con un esito che pare prefigurare “volontari di serie A” (quelli che operano nella realtà di soli volontari) diversi da quelli che operano in organizzazione di maggiore complessità.
  • Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore può rappresentare una positiva innovazione come luogo di incontro e di raccordo con le Istituzioni. A fronte di questo giudizio positivo, esprimiamo altresì perplessità in ordine all’assenza della previsione di un coinvolgimento degli organismi di rappresentanza del Terzo Settore nella fase di elaborazione dei Decreti Legislativi nonché sui compiti assegnati negli ultimi emendamenti al Consiglio Nazionale e precedentemente previsti in capo agli organismi di rappresentanza. Così si rischia la confusione di compiti e ruoli e il pericolo di una rappresentanza sociale eterocostituita o eterodiretta.
L'Assemblea del Forum Nazionale del Terzo Settore esprime una forte critica e preoccupazione su questi temi e chiede con forza, ritenendosi tra i destinatari del provvedimento, all’insegna del principio “nulla su di noi senza di noi”, che le proprie istanze vengano adeguatamente considerate e si appella ai Senatori ed al Governo affinché, nel prosieguo dei lavori in Aula al Senato, vengano introdotte nel DDL norme tese a:
- agire la necessaria tutela delle piccole associazioni, che sono gran parte delle formazioni sociali (il 68% di tutte quelle censite dall’ISTAT);
- configurare uno status del volontario ancorandolo ad una prospettiva europea;
- garantire il coinvolgimento dei soggetti di Terzo Settore e delle loro rappresentanze nel percorso di redazione dei Decreti Legislativi;
- definire in modo preciso ruolo e compiti del Consiglio Nazionale del Terzo Settore.
Su di essi, in Aula al Senato, nella terza lettura alla Camera, e nella fase di redazione dei Decreti Legislativi, la vigilanza e l’azione del Forum sarà incessante. Le organizzazioni nazionali aderenti al Forum e le loro articolazioni territoriali si considerano in tal senso in una fase di mobilitazione permanente.
Tutto questo per favorire l’opera dei cittadini attivi che - come dice il Presidente Mattarella – in modo libero, autonomo e responsabile contribuiscono a tenere in piedi le istituzioni democratiche, riaffermando la garanzia dell'impegno civico e la libertà associativa quale fattore di crescita della coesione sociale nel Paese.

Organizzazioni aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore
A.P.I.CI. | ACLI | ACSI | ActionAid International | Ada Nazionale | Adiconsum | AGCI Solidarietà | AGESCI | Ai.Bi. | AICS | AIG | AISLA | AISM | AMESCI | ANCC-COOP | ANCeSCAO |ANFFAS | ANMIL | ANOLF | ANPAS | ANTEAS|AOI | ARCI | ARCI Servizio Civile | ARCIGAY | ARCIRAGAZZI | ASI CIAO | AMBLAV | Associazione Santa Lucia |AUSER | AVIS | CdO Opere Sociali| CITTADINANZATTIVA | CNCA | CNESC | CNS Libertas | COCIS | Comunità Emmanuel | CSEN | CSI | CTG | CTS | Emmaus Italia |EVAN | Fairtrade Italia | Federavo | Federazione ScsCnos/Salesiani per il sociale | FederConsumatori |Federsolidarietà – Confcooperative | FENALC |FIDAS | FIMIV | FISH | FITeL | FITUS | FOCSIV | Fondazione Exodus | La Gabbianella | Legacoopsociali | Legambiente | LINK 200 | MCL | Mo.VI | MODAVI | MOIGE| Movimento Consumatori | Parent Project Onlus | PGS | PROCIV-ARCI | Touring Club Italiano | U.S.ACLI | UICI | UISP | UNPLI |
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Forum Nazionale del Terzo Settore
Tel 06/68892460
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