Negate a Pistorius le Olimpiadi di Pechino
di Gavino Deruda - 14/01/2008

Oscar Pistorius non potrà partecipare alle Olimpiadi di Pechino. Lo ha deciso la Federazione internazionale di atletica, sulla base delle conclusioni di uno studio affidato ad una commissione medica indipendente, secondo la quale le sue protesi alle gambe offrono "chiari vantaggi meccanici".

Fin qui la nota di agenzia apparsa stamattina.

Dunque la federazione internazionale di atletica gli nega la possibilità di partecipare alle olimpiadi di Pechino nelle gare dei 400 metri riservate ai normodotati perché una commissione medica, incaricata di studiare il caso, avrebbe dichiarato che Oscar trarrebbe “ chiari vantaggi meccanici” dalle protesi alle gambe.

E allora? E se così fosse è giusto escluderlo dalle Olimpiadi? Sono stati considerati gli svantaggi di questo atleta? Sono stati valutati in modo altrettanto rigoroso gli svantaggi certi che ha nella partenza, nello scatto e nei primi 200 metri o valgono solo gli eventuali vantaggi nei secondi 200 metri ? Sono stati considerati i problemi di ordine psicologico, atletico e tecnico che Oscar ha dovuto affrontare e risolvere oppure no? Sono sufficienti solo gli eventuali vantaggi per decidere di escluderlo dalle gare? Io dico no.

Non era più corretto se mai penalizzarlo con qualche decimo di secondo e riconoscergli gli stessi diritti che hanno tutti gli altri atleti? Con vantaggi sportivi, culturali , politici e umani che forse la commissione medica non aveva l'obbligo di considerare ma che la Federazione internazionale avrebbe certamente dovuto tenere conto. E invece non l' ha fatto.

Perdendo una occasione storica di fronte al mondo per affermare non a parole ma nei fatti che lo sport non divide ma unisce e integra.

 
 

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