Pratica sportiva in Italia: la “ginnastica” sorpassa il calcio, ma aumentano i sedentari

L'ISTAT presenta i dati 2006. La mancanza di tempo libero ragione prima di chi non fa sport - 21-06-07

Nel 2006 sono circa 17 milioni 170 mila le persone di tre anni e più (pari al 30,2%) che dichiarano di praticare uno o più sport: il 20,1% lo fa con continuità, il 10,1% saltuariamente. 16 milioni 120 mila persone (il 28,4% della popolazione di tre anni e più), pur non praticando uno sport, svolgono un'attività fisica come fare passeggiate di almeno 2 km , nuotare, andare in bicicletta o altro. I sedentari, ovvero coloro che dichiarano di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni e 300 mila, pari al 41% della popolazione.

Se tra il 1995 e il 2000 la quota degli sportivi era aumentata di 3,4 punti percentuali, nell'arco temporale che va dal 2000 al 2006 la quota di praticanti rimane stabile (rispettivamente, 30,0% e 30,2%). Diminuisce, invece, la quota di popolazione che, pur non praticando uno sport, svolge un'attività fisica: questa quota, che era pari al 35,3% nel 1995, scende al 31,2% nel 2000 per attestarsi al 28,4% nel 2006. Di conseguenza aumentano i sedentari, ovvero coloro che hanno dichiarato di non praticare sport né un'attività fisica nel tempo libero: passano, infatti, dal 37,8% del 1995 al 38,4% nel 2000 per arrivare al 41% nel 2006.

Le differenze territoriali, che pure sono molto forti, diminuiscono lievemente per effetto dell'aumento della pratica sportiva nelle Isole. Le differenze sociali e nel titolo di studio rimangono elevate e invariate tra il 2000 e il 2006.

Il calcio è sempre stato nel nostro Paese lo sport più seguito e praticato. La novità che emerge dall'indagine 2006 è costituita dal fatto che il calcio è stato raggiunto e superato dal gruppo delle discipline raggruppate sotto il nome di “ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica”. Il calcio risulta infatti praticato da 4 milioni 152 mila persone, mentre il gruppo della ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica raggiunge la cifra di 4 milioni 320 mila appassionati.

Lo sport è praticato prevalentemente per passione o piacere (63,8% degli sportivi), per mantenersi in forma (53,6%) e per svago (50,4%). Anche la diminuzione dello stress costituisce una motivazione molto importante (30,4%); seguono la possibilità che lo sport offre di frequentare altre persone (25%), i valori che lo sport trasmette (13,7%), il contatto con la natura (12,7%) e le potenzialità terapeutiche (11,5%).

Tra i motivi prevalenti per cui non si pratica sport al primo posto si colloca la mancanza di tempo (indicata dal 40,2% dei non praticanti) , seguono la mancanza di interesse (30,3%), l'età (24,1%), la stanchezza/pigrizia (16,2%), i motivi di salute (14,9%) e i motivi familiari (12,7%) e problemi economici (7,1%).

Il Nord-est è la ripartizione geografica con la quota più elevata di persone che praticano sport (36,5%), seguito dal Nord-ovest (33,7%) e dal Centro (31,1%). Nelle regioni meridionali, invece, i livelli di pratica sportiva non raggiungono il 25%. Esiste, inoltre, una significativa variabilità regionale nei livelli di partecipazione: la regione con il livello più alto è il Trentino-Alto Adige (51%), seguita dalla Valle d'Aosta (41,2%), dal Veneto (35,5%) e dal Friuli-Venezia Giulia (35,1%). Al contrario, tutte le regioni del Sud, le Isole e la Liguria si collocano al di sotto della media nazionale. In particolare, la regione con la più bassa quota di praticanti è la Campania, dove solo 22 abitanti su 100 praticano sport.

 
 

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