Il rinnovo del contratto del Turismo è stato sempre l’occasione di mettere al centro della dialettica politica ed economica la Governance di un settore che per l’Italia è il settore trainante dell’economia.
Oggi, il rinnovo del contratto del Turismo è stata l’occasione per far esplodere tutte le contraddizioni ed accentuare tutte le divisioni tra le parti contraenti soprattutto tra le controparti datoriali.
Davanti a questo stato di cose ed a questa forte divaricazione delle posizioni, che tra l’altro si riversano anche sulle iniziative da assumere per far ripartire il turismo nel nostro paese.
Cosa può e deve fare il sindacato?
Il Sindacato confortato da una condivisione sostanzialmente unitaria delle posizioni tra FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS, continuerà a tenere sui diversi tavoli negoziali una posizione unica, sia sulle tematiche della governance del settore,che sui temi del rinnovo.
La rincorsa dei diversi soggetti, nella crisi, ad affermare la propria piccola ricetta, impedisce una sintesi politica di fronte ad un Paese sempre più in difficoltà.
Ritengo che il mondo del lavoro del Turismo negli ultimi venti anni sia riuscito a costruire tutele economiche e normative che bisogna fare in modo di non disperdere.
Il modello contrattuale sottoscritto da tutte le associazioni imprenditoriali del settore del turismo, ha garantito una parità di trattamenti economici e normativi per le medesime mansioni svolte.
Nel mondo degli appalti, (vedi ristorazione collettiva) l’aver mantenuto una condizione omogenea sottoscritta da tutte le Confederazioni imprenditoriali, rispettata da tutti, ha impedito il crescere di una concorrenza sleale, ed ha favorito la crescita delle grandi imprese del settore.
Nei prossimi giorni  negli incontri con le controparti si continuerà a ribadire queste posizioni entrando  nel merito e riproponendo di risedersi ad un tavolo negoziale per giungere entro l’estate ad una soluzione contrattuale che garantisca imprese e lavoratori,per puntare ad un rilancio dello sviluppo del turismo volano per il accrescere l’occupazione,in un momento drammatico come questo.


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