Progetto: più scuole meno mafia
accordo MIUR Demanio per l'uso dei beni confiscati -01-08-08

Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), Mariastella Gelmini, il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, e il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Elisabetta Spitz, hanno presentato il 26 luglio 2008 a Palazzo Chigi l'Accordo operativo tra il MIUR e l'Agenzia del Demanio. L'Accordo costituisce una concreta attuazione delle modifiche apportate alla normativa antimafia dalla Legge Finanziaria 2007, che ha ampliato le ipotesi di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata anche agli usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attività istituzionali di amministrazioni statali, università statali e istituzioni culturali di rilevante interesse. L'Accordo prevede un tavolo tecnico permanente tra MIUR, Agenzia del Demanio ed altri Enti interessati, per l'individuazione di immobili confiscati compatibili con gli utilizzi progettuali. La prima analisi riguarda 230 unità immobiliari, costituite da abitazioni, locali, fabbricati e capannoni, con superficie superiore a 200 mq (120 abitazioni; 41 locali; 40 fabbricati; 29 capannoni). Diventeranno scuole di formazione professionale i beni confiscati in Sicilia ai boss della mafia Salvatore Riina, Giuseppe Brusca, Angelo Siino, Gaetano e Giuseppe Sansone; nel Lazio e in Abruzzo ai boss De Benedittis e Nicoletti della banda della Magliana; in Campania al boss Francesco Rea.

 
 

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