Nella splendida sala consiliare del comune di Montefalco,  su iniziativa della FITeL Umbra, del Club “I Borghi più belli d’Italia” e dell’amministrazione comunale, è stato presentata  la Cicloturistica “I Borghi più belli d’Italia”  che avrà luogo lungo le vie di quattro borghi tra i più belli dell’Umbria, Spello, Bevagna, Montefalco e Trevi domenica 23 settembre.  “L’iniziativa sportiva amatoriale, promossa del Club “I Borghi più Belli d’Italia” alla quale aderisce anche la Fitel e alcuni suoi associati, prevista con partenza ed arrivo a Spello, vuole essere, a sentire Fiorello Primi, Presidente Nazionale dei Club, anche occasione di promozione del turismo sociale, opportunità di crescita, sviluppo e occupazione in una regione dove si trovano ben 22 Borghi selezionati dal Club.  A seguire nell’ambito del convegno sul Turismo Sociale, introdotto dal Sindaco cittadino Donatella Tesei che ha ringraziato per aver scelto Montefalco come teatro d’iniziative tanto prestigiose, è intervenuto, esprimendo giudizio positivo sull’evento, anche l’Assessore al Turismo Daniela Settimi che ha evidenziato il dato di crescita del settore turistico grazie alle tante iniziative culturali, gastronomiche e sportive come  la “Cicloturistica” promossa da “I Borghi più Belli d’Italia”.

Tra i numerosi interventi al dibattito, quello di Salvatore Lombardi della FITeL Regionale: “non si tratta solo di aumentare i flussi turistici in una regione dove il turismo c’è comunque quasi tutto l’anno, ma  anche di fare una scelta politica a favore di un turismo che per sua natura è rispettoso dell’ambiente e della cultura”. “Il turismo sociale, sia esso religioso, sportivo, scolastico, della terza età, di portatori di handicap, o più semplicemente delle associazioni e circoli aziendali”,  a sentire Rossella Ronconi, responsabile del settore nella presidenza FITel Nazionale, “è in  crescita ovunque, nonostante i dati preoccupanti relativi all’andamento dell’industria turistica diramati qualche giorno fa dalla Federalberghi: presenze in calo dell'1,1% nel mese di agosto;  nei primi 8 mesi del 2012, perdita della clientela del 2,6% rispetto al 2011; giù anche il fatturato di 10 punti percentuali e relativa  riduzione dell’occupazione del 2,6%, che mettano in evidenza  come la crisi morda nel nostro paese.

A quanto sembra il settore del Turismo Sociale è in espansione anche nella regione umbra (+ 5% flussi turistici), sicuramente per effetto di realtà come Assisi ma certamente anche di quelle di tanti Borghi mantenuti e/o ristrutturati nel rispetto della storia dell’ambiente e della cultura locale come questo di Montefalco.
A chi sceglie questi luoghi magici per le vacanze, dove si trova anche il “Borgo – albergo diffuso”, nel luogo che tra antiche storie ed emozioni nuove, tra vecchie pietre e borghi rinati, capita anche di dormire in stanze di palazzi medioevali o medicei o in alloggi più semplici sparsi lungo vicoli e piazze dove tutto, dal ristorante all'albergo, si trova nel raggio di poche centinaia di metri. Questo fa scaturire curiosità e immaginazione, voglia di scoprire pezzi di storia autentica e originale, e di condividerla con chi ci abita da sempre. Il desiderio di qualcosa di lontano dalle logiche dello standard e dell'omologazione.

Vecchi luoghi e tradizioni da scoprire. Come ad esempio anche quella della produzione del cioccolato a Perugia: vedi il Cral dell’azienda Perugina che organizza visite in azienda per mostrare la produzione dei baci perugina e corsi di formazione anche per turisti sulla lavorazione del cioccolato.
Insomma - dice ancora Ronconi – “un  segmento, quello del “borgo - albergo diffuso”  che quest’estate, a quanto sembra, ha registrato un boom. Una ricerca della società di consulenza turistica Jfc rileva che gli alberghi con questo tipo di accoglienza sono aumentati del 20% in un solo anno e sette su dieci hanno avuto più clienti rispetto al 2011.

Non è un bad and breakfast né un agriturismo: la risposta vincente di questa calda estate di crisi sembrano essere gli alberghi diffusi. Un tipo di accoglienza su cui la Regione Umbria ha creduto e legiferato già da tempo (Legge Regionale n. 18 del 27 dicembre 2006). Per la FITeL, che si propone di contribuire ad organizzare al meglio il turismo sociale promosso dalle associazioni e dai Cral che fanno capo alla stessa, non va trascurata questa tipologia di alberghi in quanto meritevole di una politica di settore attiva ed articolata.

 

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