Cannes premia il cinema italiano che racconta la realtà

di Rossella Ronconi- 26/05/200

Doppietta per i film nostrani, come non succedeva da decenni al festival del Cinema francese: a essere premiati con il Grand Prix sono stati Gomorra e Il divo, rispettivamente di Matteo Garrone e Paolo Sorrentino.

Un palmarès cosi ricco di titoli italiani, non accadeva da anni. Prima del Grand Prix e del Premio della giuria conquistati a Cannes da "Gomorra" e "Il Divo" , nel 2001 la Palma d'oro era stata vinta da "La stanza del figlio" di Nanni Moretti. Nel 1972 invece il nostro cinema aveva messo a segno una formidabile doppietta, con la Palma d'oro assegnata ex aequo a "La classe operaia va in Paradiso" di Elio Petri e "Il caso Mattei" di Francesco Rosi, tutti e due interpretati da Gian Maria Volonte'. Nel '77 la palma d'oro tocco' a "Padre padrone" dei fratelli Taviani, nel ' 78 a "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi.

La Palma d'oro è stata assegnata, all'unanimità, dalla giuria presieduta da Sean Penn al film francese “Entre les murs” di Laurent Cantet.

Due film italiani vincitori a Cannes è un segnale importante per il nostro cinema. Un successo di cui andare orgogliosi. I premi assegnati nella notte della Palma hanno dimostrato che il cinema italiano è i n salute. E' stato premiato un cinema che racconta la realtà. Tutti soddisfatti? Sembra di sì. Anche se in quei film che verranno distribuiti nel mondo si raccontano “cose italiane” di cui non dovremmo esserne altrettanto orgogliosi.

 
 

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