di Giovanni Ciarlone

L’appuntamento è ormai di quelli maggiormente attesi da pubblico e stampa. La XIV a edizione di “Proscenio Aggettante”, il Festival del Teatro Sociale che va in scena a Castrocaro dall’8 al 15 settembre 2012, rappresenta infatti un evento di respiro non solo locale, un momento di bilancio, di analisi e confronto fra le migliori compagnie a livello nazionale specializzate in teatro amatoriale.
Come sempre, con grande attenzione sono state vagliate le proposte pervenute numerose dalle diverse regioni, dal dipartimento culturale della FITeL, in collaborazione con la direzione artistica della manifestazione.

Anche quest’anno alcune regioni hanno consolidato i loro eventi regionali ed espresso i vincitori che accedono di diritto alla rassegna di Castrocaro.
E di amatoriale il teatro portato sul palcoscenico delle Terme di Castrocaro ha davvero ben poco, basti pensare alla grande professionalità degli attori protagonisti, ai testi con i quali si misurano, alla giuria, quest’anno presieduta dal celebre attore Massimo Wertmuller, che li seguirà sera dopo sera per l’assegnazione dei premi finali.

Organizzata dalla FITeL (Federazione Italiana tempo Libero CGIL-CISL-UIL), la manifestazione continua di anno in anno a stupire per l’abilità di rinnovarsi e di non ripetersi, propria spesso di chi si cimenta in un’attività con la leggerezza dell’“amatorialità”, semplicemente per il piacere di divertirsi e di divertire il pubblico. E la cornice è sempre quella delle grandi occasioni, il Padiglione delle Feste di Catrocaro Terme, un luogo nel quale la magia del teatro trova una collocazione perfetta.

Ad aprire i battenti sabato 8 settembre alle 21 sarà la Compagnia il Cerchio Invisibile (Fabrica di Roma, Viterbo – FITel Lazio) con il celebre testo eduardiano “La grande magia” per la regia di Sandro Nardi. Uno spettacolo con situazioni esilaranti che utilizzando la metafora del “clown augusto” e del “clown bianco” propone un “Eduardo” nuovo, fresco e attuale, attraverso la rielaborazione di un testo tra i meno conosciuti al grande pubblico, che narra una storia, forse banale ma alquanto surreale, di una gelosia amorosa, che offre però lo spunto per trattarla in modo “alto” e mettere in evidenza gli stati emotivi dell’uomo che spesso non accetta una verità nuda e cruda. Con alchimie semplici ma efficaci il regista sa creare delle atmosfere che guidano gli attori in un viaggio metafisico che spesso diventa irreale, dove il gioco prende forza e coinvolge accompagnano il pubblico nello svolgimento di una storia in cui il protagonista viene guidato verso una lucida pazzia dal Prof. Otto Marvuglia, mago di dubbia fama, che lo conduce involontariamente ad uno scontro interiore che non lascia vincitori. Il tutto attraverso un finto e improbabile gioco d’illusione, inventato dal mago, che lo porta a conoscere una amara verità: spesso l'uomo preferisce vivere nell’illusione pur di non perdere il proprio equilibrio, accettando la concretezza per vivere serenamente e far finta di nulla.

Si procede il 9 settembre con un testo chiave dei classici, l’Aulularia di Plauto, nella rivisitazione della Compagnia Teatrale del CRUT – Università di Trieste FITeL Friuli Venezia Giulia e FVG. “La cassetta”, con la regia di Giorgio Amodeo, narra la vicenda di Euclione, una vedova scorbutica e taccagna che si finge povera e derelitta, ma intanto nasconde un grosso tesoro che tiene segretamente sepolto dentro una cassetta nel giardino di casa.
Naturalmente è convinta che tutti cerchino di rubargliela, visto che la vicina Eumonia si è già insospettita, così non si fida di nessuno, compresa la sua servitù. Ma proprio tra le quattro mura della sua casa, il suo fedele segretario Liconide ha già conquistato il cuore della figlia Fedria, che Euclione sperava di far sposare con qualche ricco benestante per non dover pagare la dote.
Si prosegue poi con il Laboratorio teatrale del Circolo Lavoratori Terni – Associazione Cult 20chiavi - FITel Umbria, che il 10 settembre presenta “Condominio Feydeau” liberamente tratto da G. Feydeau con la regia e l’adattamento di Ferdinando Vaselli e Roberto Proietti Barsanti. Condominio Feydeau è il luogo dove si svolgono le vicende di questa sgangherata commedia degli equivoci. Due atti unici che intrecciano in parte i loro personaggi basate sui ritmi forsennati della comicità e su una sapienza della scrittura che diventa una partitura musicale stordente come il ritmo di un can can. I personaggi divertenti e surreali, sempre sopra le righe, nascondono una loro tragicità proprio perché incapaci di vedere al di là del loro piccolo mondo borghese.

Un’agenzia di onoranze funebri è invece al centro dello spettacolo “Rider Mortis” messo in scena l’11 settembre dall’associazione culturale Dimidimitri – FITel Piemonte. Scritto da Giuseppe Sinatra e Marco Migliavacca e diretto da Giuseppe Sinatra e Francisco Obregon, il testo gioca su interminabili equivoci e gags del protagonista Bertrand, impiegato dell’agenzia, che dinanzi ad un lavoro che richiede la massima affidabilità, come occuparsi delle esequie del Re, creerà situazioni in un crescendo di comicità fino all’inaspettato epilogo.
Alla base de “Il peso dell’aria”, il testo di Mirko di Martino per la regia di Renato Soriano messo in scena il 12 settembre da Noi RSea Produzioni - FITeL Lombardia, vi è una spietata analisi dell’animo umano. Lo spettacolo narra una storia realmente accaduta in un paese della Polonia. Una verità scomoda da accettare, dove l’animo umano mostra tutta la sua violenza irrazionale.
Una realtà negata, la meschinità della gente, la poca memoria. Una rappresentazione teatrale con i due attori protagonisti che sciolgono lentamente le loro emozioni, i loro sensi di colpa. Fino a che l’esasperazione mette l’uno nei panni dell’altra e la situazione si ribalta. Una lotta estrema per la scoperta e l’accettazione della verità.

Si prosegue poi con la Compagnia "Il Dirigibile", composta integralmente da ospiti e operatori del Centro Diurno Psichiatrico del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche U.O, di Psichiatria dell'AUSL di Forlì, che il 13 settembre presenterà "Uno spettacolo sciuè sciuè". Al centro de! testo, sceneggiato e diretto da Michele Zizzari, una sgangherata compagnia di teatro alle prese con il difficile compito di allestire uno spettacolo. Ma i! protagonismo degli attori, i luoghi comuni dettati dai media e dalla pubblicità e l'incertezza del regista producono solo un'accozzaglia di frammenti animati dall'esibizionismo, dall'onnipresenza dei refusi televisivi e dalla banalità.
Uno spettacolo squinternato metafora della condizione di estrema confusione valoriale e progettuale in cui si dibatte l'umanità contemporanea. Uno smarrimento cui né la tecnica, né la scienza, né l'arte, né la politica riescono a dare risposta e dove consapevolezza, nuovi stili di vita e liberta d'espressione faticano a emergere, sviliti dalla pressione omologante di una cultura.

A chiudere “Proscenio aggettante” 2012 sarà la complicata vita di Mario Rossi, il taxista protagonista di “Taxi a due piazze” di Ray Cooney, regia di Luigi D’Andria. Sposato contemporaneamente con due donne grazie ad una precisa pianificazione di turni e orari di lavoro, e al lavoro di entrambe le mogli, Mario riesce per due anni a vivere nascondendo la verità: ovviamente la prima moglie non sa dell’altra e viceversa. Tutto si complica quando, per salvare un’anziana signora da uno scippo, Mario riceve una brutta botta in testa che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale. Quello che segue è una serie di equivoci, coincidenze, bugie e mistificazioni della verità continue, che, con un ritmo infernale, intricheranno a tal punto la trama da arrivare ad un finale inaspettato e sorprendente. Grande attesa quindi per l’edizione 2012 di “Proscenio Aggettante”, la cui giuria, presieduta quest’anno da Massimo Wertmuller, consegnerà i premi ai vincitori delle varie sezioni sabato 15 settembre nell’ambito di una cerimonia di premiazione di grande suggestione. Si concluderà poi all’insegna del riso con lo spettacolo dell’esilarante Cinzia Leone. Un ringraziamento particolare va alle istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune) e alla Direzione del Grande Hotel di Castrocaro Terme per la loro capacità di accoglienza e per il loro sostegno alla riuscita della manifestazione, nonché alla Presidenza FITeL che con l’attuazione della rassegna ha voluto portare un piccolo segno di solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma.
Infatti, l’evento quest’anno assume una particolare rilevanza poiché la FITeL ha deciso di devolvere i proventi della biglietteria a sostegno delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpita dal terremoto. Inoltre, si ringraziano tutti gli uomini e le donne della FITeL che con lo spirito di abnegazione e la passione che li contraddistinguono per il teatro e con il loro lavoro quotidiano hanno permesso la realizzazione di questa importante manifestazione del Teatro Sociale, unica per la sua particolarità nel panorama italiano del Teatro Amatoriale. Appuntamento quindi all’8 settembre 2012 a Castrocaro Terme.
 

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