• Rossella Ronconi, presidenza FITeL Nazionale

In Italia e in molte parti del mondo, la "giornata della donna" viene festeggiata ogni anno - anche se nel calendario lavorativo non è considerata festiva - per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono fatte oggetto. Purtroppo, ancora oggi, l’universo lavorativo e non lavorativo femminile resta molto lontano da quello maschile, in termini di diritti e di salario. Le donne difficilmente trovano lavoro e più precario e sono penalizzate anche nel tempo libero. Gli uomini, secondo dati Istat, dispongono di 4h00' di tempo libero e svolgono lavoro familiare per 1h14', contro le 3h13' di tempo libero e le 3h39' di lavoro familiare delle donne. Svantaggio nel tempo di lavoro e anche nel tempo di non lavoro che per il momento, soprattutto in alcuni settori, come quello del commercio, non accenna a diminuire. In tempo di crisi e di lavoro che manca per molti, la flessibilità del lavoro o lavorare di più, potrebbe non sembrare un problema, ma per le donne può diventarlo se non supportate da un sistema di welfare adeguato e da uno sgravio degli impegni familiari cui le stesse sono chiamate a svolgere quotidianamente come figlie, mamme e mogli.

  • Rita Tomassini, presidenza FITeL Nazionale

La pazienza delle donne, si sa, è infinita. Ma la pazienza non è sempre una virtù. Di fronte agli ennesimi episodi di violenza sulle donne che riempiono le pagine dei giornali in questi giorni, bisogna lavorare perché quella delle donne finisca al più presto per porre fine definitivamente a discriminazioni e violenze che sono semplicemente INACCETTABILI. Con questa speranza, buon 8 marzo a tutte.

  • Monia Citarella, FITeL Nazionale

La donna e il lavoro ……. più professionalità, più emancipazione, più libertà, più indipendenza con più diritti e partià di salario .... maggiore conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.

  • Paola Giacomi, FITeL nazionale
L'8 marzo è un riconoscimento alla donna, per la forza e la tenacia che tutti i giorni mette nel lavoro e nella famiglia.
  • Anna Cassiani, FITeL nazionale

L'8 marzo non cercare di essere una grande donna...già il fatto di essere donna ti rende grande.

  • Fabiana Pampanini, FITeL nazionale
Una giornata delle donne, per le donne che hanno, attraverso un percorso lungo e pieno di ostacoli, ottenuto delle conquiste preziose. Trovare nuove ricette per proseguire questo cammino e ribellarsi giorno dopo giorno...
  • Marisa Baroni, presidenza FITeL Emilia Romagna

Come ogni anno si festeggia l’otto marzo, possiamo andare oltre la retorica e la moda? Penso di si. Bisogna fermare un attimo il pensiero e toglierlo dalle abitudini ripetitive, per andare oltre le solite immagini che ivadono le nostre città l’otto marzo. Le donne oggi presenti in molti settori capaci di gestire situazioni anche difficili superare difficoltà imprevedibili, sono ancora poco apprezzate e valorizzate nel contesto sociale. Quando questa società sarà in grado di superare le contraddizioni fra immagine e realtà, fra partecipazione e sudditanza la donna sarà nel posto che le compete. Quando la mimosa sostituirà permanentemente l’omaggio floreale con la condivisione dei percorsi della vita in famiglia e nella società non ci sarà più bisogno di parlare della metà del cielo.

  • Stefania Spizzichino, presidenza FITeL Lazio

"Essere donna ed occuparmi di Tempo Libero mi pare una bella ironia: per me di tempo libero non ne ho mai! Anche se non sono più giovane, è però sempre molto stimolante il confronto, difficile e pieno di contraddizioni, con le altre donne che incontro in Fitel, sia quelle di lungo corso, come me, sia con le ragazze, un po "marziane"ma...così misteriose e interessanti...

Una sfida grande, per tutte noi donne, questi anni cosi' individualisti e apparentemente senza valori, che sembrano volerci riportare indietro, ma, come dice una mia cara amica, con pacifica ostinazione, non ci fermeremo !"

  • Donatella Alibrandi, presidenza Fitel Sicilia

" Da tempo ormai l'8 Marzo si identifica con la donna ed è impropriamente chiamata la festa della donna, in realtà non bisogna dimenticare che è nata come giornata internazionale della donna per ricordare le violenze o le umiliazioni subite in quanto donna.
Al di là dei festeggiamenti l'8 Marzo deve essere sempre e comunque inteso come come una giornata di lotta per migliorare la vita,la dignità della donna, per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute, su un piano di uguaglianza rispetto all'uomo sia nel focolare domestico che nel mondo del lavoro.
Basta con le violenze e le discriminazioni cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo".
Ehi donne facciamoci valere. Auguri a tutte le donne del mondo!

  • Daniela Rota, presidenza FITeL Lombardia

...essere donna oggi è complicato..le donne sono cambiate velocemente negli ultimi decenni e hanno conquistato molto, talvolta hanno anche perso ciò che possedevano..gli uomini in confronto si sono fermati, alcuni disorientati, altri ostili e arroccati, non tutti..
il cammino delle donne e degli uomini è crescita individuale, di genere, ma soprattutto relazionale...impariamo a vivere nel rispetto degli altri.

  • Teresa Blandamura, presidente Cral Cisl Nazionale
"Un pensiero speciale a tutte le donne che non hanno voce e a tutte coloro che subiscono forme di discriminazione sul luogo di lavoro, età, disabilità, etnia, fede religiosa e soprattutto pari opportunità tra uomo e donna..... Buona festa della donna".
  • Manuela Orsi, FITeL Bologna - Emilia Romagna

Non dimenticare mai l’origine e le motivazioni che hanno dato vita a questa giornata. Sono passati tanti anni ma, tranne poche realtà, per le donne di tutto il mondo le cose non sono cambiate tanto. Pensiamo alle donne africane che vivono di fame e di sofferenza assieme ai loro figli; alle donne dell’America Latina che vivono nelle favelas, alle donne arabe vittime di precetti religiosi assurdi, come tante altre, alle donne asiatiche schiavizzate sessualmente. L’8 Marzo non può essere solo una festa ma una giornata di rivoluzionaria emancipazione. Siamo in ritardo ma se non ora, quando?

  • Paola Ferrotti, FITeL Lombardia

Per dirla alla Mae West "le donne sanno fare tutto ciò che sanno fare gli uomini ma camminando all'indietro sui tacchi a spillo ". Forse per questo talvolta spaventano.... Buon 8 Marzo a tutte, con l'augurio e la speranza che ogni discriminazione abbia fine.

  • Barbara Fabi, Cral Cgil

Sono orgogliosa di essere Donna e fiera del valore aggiunto che noi Donne sappiamo dare alla vita. Sono fortunata  perché vivo la  mia vita da Donna libera; libera di scegliere, di esprimere, di lavorare, di studiare, di divergere e di crescere. Sono anche afflitta, però, perché la libertà di essere Donna non è universale; oppressione, marginalizzazione, abusi, violenze e pregiudizi sono ancora troppo presenti nell’universo femminile. Donne, tanta strada dobbiamo ancora percorrere per Noi! L’articolo 1 della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, pubblicata nel lontano 1791 dalla scrittrice fancese Olympe de Gouge  recitava: La Donna nasce libera ed ha gli stessi diritti dell'uomo. Le distinzioni sociali possono essere fondate solo sull'utilità comune. A 221 anni di distanza, è terribile dover ammettere, che non è ancora così. Auguri a tutte.

  • Daniela Sangiorgio, presidenza Fitel Sicila

La giornata della donna è sicuramente un momento importante di riflessione sia per le donne  che per gli uomini,  il welfare  a causa delle politiche dei tagli agli enti locali è ridotto ai minimi termini e l’occupazione femminile ( nella mia provincia – SIRACUSA- lavora una donna su 3, spesso in una posizione precaria). A mio modesto parere è  importante la divulgazione di una rete di collegamento, per permetta il confronto con le altre realtà esistenti nel territorio, offrendo a TUTTE  le nostre  problematiche ascolto e assistenza. Non esistono temi marginali  in una prospettiva di sviluppo, dove le donne non devono mai fermarsi o arrendersi, la lotta  e la forza da sempre fanno parte del nostro dna, solo  unite possiamo pensare alla tutela dei nostri diritti ed  a uno sviluppo concreto per i nostri territori.

  • Carla Albarello, presidenza FITeL Veneto
8 marzo: Augoro a tutte noi di scoprire che si può "perfino vivere in armonia"... ! 
 

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