di R.R.

Oggi la Camera ha votato la fiducia al decreto "salva Italia" (la manovra che taglia il deficit di 20 miliardi e destina 10 miliardi alla crescita): la prossima settima andrà al Senato per un breve esame, ma già si parla di modifiche. Probabilmente per migliorarla. E lo strumento potrebbe essere il decreto "milleproroghe" di fine anno.
Il rapido iter a Montecitorio, durato circa una settimana, rende l'idea delle difficoltà in cui versa il Paese e la necessità del Goveno di assumere decisioni in tempi rapidi per restituire credibilità e sostenibilità ai conti pubblici.
La fiducia non è stata votata su un "maxiemendamento" presentato dal Governo, ma sul testo approvato dalle Commissioni bilancio e finanze, restituendo così centralità al Parlamento. Il dibattito a Montecitorio, animato e con delle assenze, ha dato la possibilità alle forze politiche, di apportare delle modifiche  al testo, assumendosi ognuna la responsabilitò delle proposte e della mediazione.

 

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