FITel  al “RomaFictionFest  2011” con il corto-verità “UNO STUDENTE DI NOME ALESSANDRO” realizzato da Fitel  e SAS CINEMA con la regia di  Enzo De Camillis. La storia di un giorno di sangue nel periodo degli anni di piombo.

di Rossella Ronconi
 
“Uno studente di nome Alessandro” il titolo del  corto-verità  prodotto dalla FITeL e  da Sascinema con la regia di Enzo De Camillis, sulla tragica morte di un giovane studente, trovatosi nel mezzo di una sparatoria durante gli anni di Piombo, proiettato nell'ambito del "RomaFictionFest",  il festival internazionale dedicato alla fiction tv che si è svolto  dal  25 al 30 settembre 2011 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Alessandro, un giovane studente di un Liceo Artistico romano, il 5 marzo 1982, andando a scuola,  s’incontra prematuramente con la morte. Durante l’ultima rapina in una banca in Piazza Irnerio a Roma, della banda para terroristica nera dei NAR,  capitanata dalla terrorista Francesca Mambro, uno scontro a fuoco porta alla tentata strage e alla morte del diciassettenne Alessandro Caravillani. Al fine di celebrare la ricchezza della vita e la vitalità della memoria storica il regista Enzo De Camillis, ex compagno di classe dello sfortunato Alessandro, ha ideato e girato il corto “Uno studente di Nome Alessandro” realizzato da FiTEL e Sascinema ). Proiettato per la stampa e le scuole come evento speciale al RomaFictionFest, presso l’Auditorium Parco della Musica, il film è stato salutato con un entusiasmo caloroso, un abbraccio spontaneo, dai tanti ragazzi presenti in sala. Il corto ripercorre rapido, affilato, terreno, affidato ad un cast di uomini “da strada”, a parte la piccola stella Giuseppe Maggio alias Alessandro Caravillani e all’esperta Valentina Cornelutti/Francesca Mambro, gli ultimi minuti del ragazzo e l’ultimo furioso colpo dei NAR. Stigmatizzando senza giudizi la scellerata furia dei criminali come pure l’impotenza della polizia, il film mette a nudo la banalità del male nella quotidianità parallela del povero Alessandro e dei dannati NAR. Nella parola di Francesca, nella voce narrante extra corporea di Alessandro, le ragioni senza ragione di un giorno per caso. Un monito, uno schiaffo, una poesia tardiva, un omaggio schietto, un appello ai lassismi della moralità.

“Il corto prodotto dalla Federazione del Tempo libero di CGIL,CISL e UIL e dalla Sascinema, a sentire Luigi Pallotta, Presidente della Fitel Nazionale,ha voluto riportare alla memoria una delle tragedie del periodo degli anni di piombo. Quel periodo, compreso tra gli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, caratterizzato per l’estremizzazione della dialettica politica e concretizzato in violenze di piazza,  lotta armata e terrorismo. La pellicola è utile per non dimenticare e riflettere  insieme alle generazioni che non hanno vissuto quel periodo e contribuire a sviluppare una cultura non violenta”. “In quest’ottica , dice sempre Pallotta, è volontà della Fitel distribuire la pellicola, nelle Scuole, negli Atenei, nei luoghi di lavoro e in qualsiasi altro punto di aggregazione per estendere un confronto e un dibattito costruttivo attorno alla pellicola stessa”. Opinione condivisa, oltre che dal regista De Camillis, anche dai molti partecipanti alla presentazione, tra i quali: gli interpreti del corto, un’insegnante di Alessandro, l’amico d’infanzia “Greg” (del duo Lillo&Greg) e il Presidente dell’Associazione vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi.

Servizio sulla presentazione del corto al RomaFictionFest

 

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