di Rossella Ronconi
L’aumento dell’Iva dal 20 al 21% prevista dalla “manovra” costerà agli italiani fino a 120 euro in più all’anno, avrà effetti che peseranno sulle famiglie e sui single già a partire dal mese in corso attraverso una contrazione dei consumi. “La riduzione dei consumi – come afferma il presidente della Fitel Nazionale, Luigi Pallotta – si avvertirà in tutti i settori, e pure sulle spese non primarie come svaghi e divertimenti, cura del corpo e benessere, viaggi e cultura”. “Insomma, aumenti pesanti come da stima di Repubblica, in collaborazione con il centro studi della Cgia di Mestre, che andranno ad incidere anche nell’ambito del tempo libero”.
L’aumento dell’Iva dal 20 al 21% prevista dalla “manovra” costerà agli italiani fino a 120 euro in più all’anno, avrà effetti che peseranno sulle famiglie e sui single già a partire dal mese in corso attraverso una contrazione dei consumi. “La riduzione dei consumi – come afferma il presidente della Fitel Nazionale, Luigi Pallotta – si avvertirà in tutti i settori, e pure sulle spese non primarie come svaghi e divertimenti, cura del corpo e benessere, viaggi e cultura”. “Insomma, aumenti pesanti come da stima di Repubblica, in collaborazione con il centro studi della Cgia di Mestre, che andranno ad incidere anche nell’ambito del tempo libero”.
Differente l'impatto a seconda delle categorie professionali. I costi per un operaio aumenteranno di 83 euro l'anno, mentre quelli per un libero professionista saranno di 120 euro in più (di cui 27 per l'abbigliamento, 44 per i trasporti, 18 per mobili ed elettrodomestici e 9 per il tempo libero).
Nel dettaglio, l’aumento dell'Iva, inciderà sulla spesa del tempo libero, cultura e giochi (3 euro in più per un single, 7 per una coppia con un figlio, 8 euro l'anno in più per una coppia con 2 figli).
Come sostiene sempre Pallotta: “il timore è che questo produrrà una riduzione dei consumi e di conseguenza effetti negativi sull'intera economia nazionale e sul benessere delle persone”.