Nell’indagine, viene confermata, quanto, già peraltro, reso noto anche da Federconsumatori, la tendenza a mutare le modalità della vacanza, soprattutto dettata dall’esigenza di spendere meno:
- incremento dei viaggi brevi e fuori stagione
- aumento dell’ ospitalità in casa di amici e parenti;
- maggiore
propensione dei vacanzieri ad organizzarsi le vacanze tramite
web.
La villeggiatura al mare resta la preferita (per il 70,4%), con un incremento dei vacanzieri verso le isole. Prevale il soggiorno in albergo: lo preferirà il 32,8% rispetto al 34,6% del 2010. La sistemazione in casa di parenti o amici la sceglierà invece con il 13,6% rispetto all’11,2% dell’anno scorso.
A dimostrazione che il vero problema è il potere d’acquisto dei cittadini, i motivi economici, nel 42,8% dei casi, sono la causa per cui la l’altra metà degli italiani non fa vacanze, oltre al 17,4% per cause familiari, il 16,2% per motivi di salute, il 9% per motivi di lavoro e il 15,5% perché ha scelto un altro periodo.
Da augurarsi che almeno gli italiani più fortunati con il portafoglio che gli permette di andare in vacanza possano trovare giusto svago e qualità dei servizi.