di R.R.

Sparisce dal decreto sviluppo la norma sui diritti di superficie delle spiagge che prevedeva un diritto di superficie di 20 anni sulle stesse. Rimangono in piedi le disposizioni sui distretti turistici.  Una bella notizia, questa, accolta favorevolmente anche dalla Fitel la quale si augura che tale questione venga affrontata con senso di responsabilità, senza provvedimenti avventati che scontentano tutti, regali di beni pubblici a privati e favori ai gestori.

Per la salvaguardia degli arenili, sarebbe auspicabile che l’Italia, sui diritti di concessione, adottasse misure coerenti con quanto disposto dalla Ue, prevedendo concessioni che durino periodi temporali ragionevoli e sottoposte a gare e senza, peraltro, penalizzare gli investimenti degli operatori. 

Detto quanto, è comunque il caso di dire, dopo i risultati referendari sull’acqua e sul nucleare, anche questo risultato è un passo avanti per il bene comune dei cittadini.

 

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